Appena inaugurato, Donald Trump attacca l’auto elettrica

Appena inaugurato, Donald Trump attacca l’auto elettrica
Appena inaugurato, Donald Trump attacca l’auto elettrica
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Lunedì 20 gennaio Donald Trump è tornato alla Casa Bianca. Come previsto, il nuovo presidente degli Stati Uniti ha attaccato le auto elettriche. Molte iniziative e obiettivi fissati dal suo predecessore sono stati spazzati via in poche ore.

Donald Trump ignora il lavoro di Biden

Donald Trump non ha aspettato molto per attaccare il wattaggio. Appena tornato al potere, il miliardario ha confermato l’intenzione di affrontare di petto la politica ecologica di Joe Biden. Con un decreto firmato lunedì, ha revocato in particolare l’obiettivo non vincolante del 50% di vendite di auto elettriche entro il 2030.

All’epoca Biden aveva ricevuto il sostegno delle principali case automobilistiche presenti nel Paese. Ma non è tutto. Questa decisione è accompagnata dal congelamento dei fondi governativi non spesi per le infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici. Inizialmente Biden aveva previsto una dotazione di 5 miliardi di dollari.

Ancora più preoccupante è il fatto che, nel suo ordine esecutivo, Trump chiede anche una revisione del credito d’imposta di 7.500 dollari concesso agli acquirenti di auto elettriche. Questa misura, che aveva ampiamente contribuito a stimolare la domanda nel paese, potrebbe essere rimossa nell’ambito di una più ampia riforma fiscale.

Frenata per l’auto elettrica

Inoltre, il presidente sta attaccando frontalmente la California. L’amministrazione Trump vuole abrogare l’esenzione concessa a questo Stato, che gli consentiva di sopprimere l’energia termica entro il 2035. Una misura adottata anche da altri 11 Stati. Gavin Newsom, governatore della California, e Donald Trump non sono migliori amici.

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Infine, l’uomo al potere intende rivedere gli standard stabiliti dall’EPA (lAgenzia per la protezione dell’ambiente). Come la nostra politica europea sulle emissioni di CO2 (fortemente criticata di sfuggita), l’agenzia americana aveva deciso di obbligare i produttori del Paese a vendere tra il 30 e il 56% di energia elettrica entro il 2032.

Ed Elon Musk in tutto questo?

La vicinanza tra Trump ed Elon Musk, il capo di Tesla, non ha quindi cambiato nulla nelle decisioni del presidente. Durante il suo insediamento, il nuovo inquilino della Casa Bianca ha addirittura ribadito il suo desiderio di rilanciare la produzione petrolifera. Si tratta di una vera battuta d’arresto per le auto elettriche nel paese dello Zio Sam.

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