l’intervista “per la prima volta” alla giocatrice di pallavolo del Quimper Volley 29 Dariia Kaplanska

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Prima impressione di Quimper?

“È bello, la città è molto bella e calma. Mi piace davvero camminare lì. Un po’ piccolo, ma quando sei lì per giocare a pallavolo, va bene. Non ho bisogno di una grande città. »

Primo idolo nello sport?

“Quando ho iniziato a giocare guardavo sempre la pallavolo. Quindi per me non è solo una persona, ma una squadra. Canigliano, Italia. Una grande squadra di pallavolo femminile, con tutte le stelle. »

Primi passi nel volley?

“In Ucraina, nella mia città di Odessa. Avevo otto anni. Abbiamo iniziato a giocare a scuola e ogni volta che avevamo tempo libero. Poi siamo andati al collegio sportivo con mia sorella [Mariia Kaplanska, également joueuse du QV29, NDLR]. È stato difficile, ci allenavamo tutti i giorni. E tra gli allenamenti c’era la scuola. Molti si sono fermati, noi no. E oggi siamo qui. »

Il primo allenatore che ti ha colpito?

“Il primo allenatore professionista della mia carriera quando giocavo all’SC Prometey, a Kamianske, Andriy Romanovich. Ci ha fatto lavorare sulle nostre tecniche, ci ha mostrato dei video. Ho ancora contatti con lui. »

Primo incontro professionistico?

“Due anni fa, ma dove e contro chi non lo so. Penso che sia stata una vittoria perché abbiamo vinto il campionato, ma non ricordo bene. Avevamo molte partite ogni settimana. »

Primo stipendio?

“Avevo 16 anni. Sì, è importante, perché ho scelto la pallavolo e la mia famiglia non era lì ad aiutarmi. Non ci ho fatto niente di speciale. »

Piangevo ogni settimana quando ero con mia sorella al collegio sportivo di Kiev. Era così difficile essere giovani, senza la nostra famiglia, con tanto allenamento. È stata davvero la scuola della vita.

Il primo strappo in questo lavoro?

“Piangevo ogni settimana quando ero con mia sorella al collegio sportivo di Kiev. Era così difficile essere giovani, senza la nostra famiglia, con tanto allenamento. È stata davvero la scuola della vita. »

La prima gioia?

“Quando abbiamo vinto la seconda divisione in Ucraina. Purtroppo la guerra è iniziata. Quindi non abbiamo più giocato. Una stagione difficile. Successivamente abbiamo vinto il campionato di prima divisione. Questa è la mia vittoria. »

Primo insulto?

“Quando gioco cerco di essere calmo dentro. È difficile quando commetto un errore. Ma per quanto riguarda la squadra, cerco di non mostrare nulla, soprattutto le mie emozioni negative. »

Primo lavoro dopo la carriera sportiva?

“Sarà legato allo sport, magari allenatore sportivo, palestra o manager. Ma non sarà in un ufficio. Con la mia laurea in lingue posso fare l’insegnante. Ma no, troppo difficile. »

Pratico

Quimper Volley 29 – Le Cannet (Lega A), sabato alle 20, al palazzetto dello sport Ergué-Armel, a Quimper. Da notare che questa partita, come tutte quelle della Lega A, viene trasmessa in diretta sul canale a pagamento LNV TV.

Francia

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