il caseificio Mulin bel è infatti condannato dal tribunale amministrativo di Besançon

il caseificio Mulin bel è infatti condannato dal tribunale amministrativo di Besançon
il caseificio Mulin bel è infatti condannato dal tribunale amministrativo di Besançon
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La giustizia ha confermato il 17 gennaio 2025 la multa e la sanzione pecuniaria inflitta all’impresa situata a Noironte, nel Doubs, ritenendo che il caseificio non avesse intrapreso azioni significative per riparare l’inquinamento causato dal 2022 nelle acque della Saône.

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È uno stallo legale che dura da più di due anni. Il tribunale amministrativo di Besançon ha confermato venerdì 17 gennaio 2025 il rigetto del ricorso contenzioso proposto dalla società Mulin et fils contro le ordinanze del prefetto del Doubs, che ha inflitto una multa di 15.000 euro e una sanzione di 15.000 euro il caseificio Noironte. 1.500 euro al giorno.

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Nel giugno 2022, gli abitanti di Recologne hanno scoperto centinaia di pesci morti nel Noironte, un piccolo affluente della Saône.

© France Télévisions

In questione, il mancato rispetto da parte della società, di proprietà del gruppo Sodagral, delle norme applicabili agli scarichi dei suoi impianti nell’ambiente naturale e “l’entità del disturbo causato all’ambiente”. Da notare che il caseificio era già stato condannato penalmente il 24 maggio 2024 dal tribunale penale di Besançon a pagare una multa di 30.000 euro per la morte di pesci nella Saône alla fine del 2022.

Il Caseificio Mulin è un sito classificato ICPE (Installazione classificata per la Protezione dell’Ambiente), che deve rispettare in particolare le norme in termini di pulizia delle acque che scarica.

Nel settembre 2022, la prefettura e il consiglio dipartimentale del Doubs hanno istituito il “Piano fiumi carsici 2022-2027“, al fine di evidenziare le azioni di lotta contro l’inquinamento dei fiumi del massiccio del Giura.

Ecco come il prefetto del Doubs ha avviato una procedura di spedizione contro il caseificio Mulin et fils di Comtoise, per aver causato la morte di pesci alla fine di maggio 2022 nella Saona, vicino a Recologne, vicino a Besançon. L’importo di questo deposito ammonta a 1,5 milioni di euro, somma che doveva servire a finanziare i lavori di messa a norma dell’impianto di depurazione. Tutto abbinato una penalità di 1 € 500 al giorno.

Lo scarico degli effluenti da parte dell’azienda ha infatti superato i 130 m3giornaliero regolamentare, con punte osservate a 511 m3 al giorno.

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Nel giugno 2022, la federazione dei pescatori del Doubs ha constatato un nuovo inquinamento a valle del caseificio Mulin, accompagnato da una significativa mortalità dei pesci, nel torrente Recologne (25). L’ottavo in altrettanti anni secondo il sindaco del paese.

© Guillaume Soudat – France Télévisions

Il 22 novembre 2023 il caseificio, che nega ogni responsabilità per questo inquinamento, ha chiesto al tribunale amministrativo di Besançon di annullare il decreto prefettizio che imputa la responsabilità dell’azienda. Nella decisione emessa il 26 gennaio 2024, il giudice ha ritenuto che non vi fosse alcuna urgenza di sospendere tale ordinanza, in attesa della sentenza nel merito, che è stata finalmente pronunciata questo venerdì 17 gennaio 2025.

“Mulin et Fils dimostra di non aver cercato né di aver trovato una soluzione alternativa al trattamento dei suoi scarichi entro il termine di un mese che gli era stato concesso dal prefetto del Doubs nel suo decreto”possiamo leggere nella sentenza resa. Il documento evidenzia inoltre che la società “limita la sua argomentazione ad accuse prive di qualsiasi inizio di prova, in particolare scientifica.”

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