BristolJean Echenoz
Fughe di notizie stravaganti, fili traballanti e biografie telescopiche sono il segno distintivo di Jean Echenoz. E per i suoi 18 annie romanzo, l’autore di Me ne sto andando (Minuit, 1999, Prix Goncourt) non si discosta da esso. Il protagonista di BristolRobert Bristol, è un regista dal successo altalenante, che non ha visto un corpo cadere dal quinto piano quando lasciò il suo palazzo parigino. Preoccupato dell’adattamento di un romanzo di Marjorie des Marais, “la donna dai trecento bestseller”, viaggerà per diversi mesi tra Parigi, la Bretagna e il Botswana. Echenoz devia con umorismo, come al solito, e in uno stile stravagante, i codici della biografia, del romanzo d’avventura e del romanzo poliziesco.
Mezzanotte, 12 febbraio
CognomeVanessa Springora
« Cosa c’è in un nome? » chiedeva Giulietta in una commedia di Shakespeare. Questa è la domanda a cui Vanessa Springora cerca di rispondere Cognomeil suo secondo libro dopo Consenso (Grasset, 2020), un successo strepitoso in cui racconta la sua relazione con lo scrittore Gabriel Matzneff quando era adolescente. Dopo la morte del padre, deceduto al momento della liberazione del Consensofarà un certo numero di scoperte inquietanti nell’appartamento antigenico di suo padre. Soprattutto del suo cognome, di cui non sapeva quasi nulla, scrive in questo racconto investigativo, oltre alle “favole successive” forgiate dal padre “nel corso di una relazione sporadica”.
Grasset, 26 febbraio
Un futuro luminosoPierre Lemaitre
Vincitore del Premio Goncourt nel 2013 per Arrivederci lassù (un milione di copie vendute, traduzioni in 42 lingue, un adattamento cinematografico), Pierre Lemaitre torna con la terza parte della sua tetralogia Gli anni gloriosila cui trama si sviluppa attorno a una famiglia di industriali francesi proprietaria di una fabbrica di sapone a Beirut. In “Un futuro radioso”, dopo “Il grande mondo” e “Il silenzio e la rabbia”, uno dei figli Pelletier, divenuto giornalista a Parigi, sarà coinvolto un po’ suo malgrado a Praga, in Cecoslovacchia, in una storia di spionaggio che strizza l’occhio a John Le Carré. Un’avvincente saga familiare ambientata in uno scenario di crescita economica e progresso sociale nella Francia del dopoguerra.
Calmann-Lévy, 12 febbraio
Toglierò il fuocoLeila Slimani
Con Toglierò il fuocola terza e ultima parte della sua trilogia Il paese degli altrila scrittrice franco-marocchina Leïla Slimani continua a trarre ispirazione dalla storia della propria famiglia. Dopo “The war, the war, the war” (2020) e “Watch us dance” (2022), che ci hanno portato attraverso i decenni 1940-1960, questa volta immagina i destini della terza generazione della famiglia Belhaj, Mia e Inès, e ci racconta gli anni 1980-1990 vissuti su ogni sponda del Mediterraneo, tra Marocco e Francia, affrontando i temi dell’immigrazione, dell’esilio, del razzismo.
Gallimard, 5 marzo
Prigioniero del sogno scarlattoAndrej Makine
Quello spesso presentato come il più francese degli scrittori russi, Andreï Makine, ce lo dirà nel suo 21e racconta mezzo secolo di storia dell’Unione Sovietica e della Francia attraverso l’intensa avventura umana di Lucien Baert, un giovane comunista francese “prigioniero del sogno scarlatto”. Sbarco in URSS nel 1939, protagonista di Prigioniero del sogno scarlatto sperimenterà, prima di tentare il ritorno in Francia trent’anni dopo, il dietro le quinte: la crudeltà del regime e i Gulag. Un romanzo sulla barbarie stalinista e sul rifiuto dell’ipocrisia occidentale.
Grasset, 26 febbraio
Tutte le vite di ThéoNathalie Azoulai
In Ttutta la vita di ThéoNathalie Azoulai, esplorando ancora una volta l’ebraicità francese con finezza, racconta la storia di una divisione intima e politica. Cresciuto con il senso di colpa per l’Olocausto, Théo incontra Léa poco più che ventenne in un poligono di tiro. Lei è di origine ebraica, lui è bretone, si ameranno a causa e nonostante le loro differenze. Ma venticinque anni dopo, il loro rapporto sarà messo in discussione dalla situazione politica francese, dall’aumento dell’antisemitismo, dall’attentato del 7 ottobre in Israele e da tutti i morti a Gaza.
POLI, 12 febbraio
La realtàNeige Sinno
L’autore di tigre triste (POL, 2023, Prix Femina, Prix des libraires du Québec), tornerà a noi con un romanzo. In La realtàNeige Sinno, che vive in Messico da molti anni, racconta il viaggio compiuto in questo Paese circa vent’anni fa da due giovani donne, Netcha, la narratrice, e Maga, un’amica spagnola. Un viaggio iniziatico che li condurrà sulle tracce del subcomandante Marcos, alla ricerca di un villaggio del Chiapas chiamato La Realidad dove si dice abbia vissuto il leader del movimento zapatista. Un’esplorazione sensibile delle idee rivoluzionarie, in cui affrontiamo in particolare la colonizzazione e il rapporto tra ideali e realtà, mentre fluttua il fantasma tremante di Antonin Artaud.
POLI, 16 aprile
Un uomo soloFrederic Beigbeder
Ispirato dalla morte del padre nel 2023, Frédéric Beigbeder affronta anche la questione del padre con Un uomo soloun libro a metà tra omaggio e regolamento di conti. I terribili anni in un collegio cattolico a Sorèze dove, scrive, «le punizioni corporali erano quotidiane e la pedofilia tollerata in silenzio». Le ricche ore di consulente per il reclutamento (cacciatore di teste) al servizio di grandi multinazionali e playboy alto scommettitore che potrebbe essere stato al servizio della CIA. Il suo triste primato di padre assente dopo il divorzio. I suoi ultimi anni dentro uomo d’affari misantropo” malato e rovinato. L’autore di L’amore dura tre anni EUn romanzo francese (1997 e 2009), che non avrebbe mai osato scrivere questo libro durante la vita del padre, ammette, cerca di mettere insieme i pezzi di un puzzle.
Grasset, 5 marzo
Un magnifico perdenteFirenze Seyvo
Con un misto di fascino e pietà, il narratore diUn magnifico perdente di Florence Seyvo ricorda il suocero che lavorava ad Abidjan, in Costa d’Avorio, convinto di poter fare fortuna lì. Uomo dalla personalità complessa, a volte premuroso, a volte tirannico, sempre amante degli eccessi e della fobia della routine, aveva convinto per un certo periodo Irene e la madre di Anna a stabilirsi lì con lui all’inizio degli anni ’80, prima di tornare a Le Havre, in Francia, mentre lui si accontentava di venire a vederli due volte l’anno. Un bellissimo ritratto che mette in risalto l’ambiguità del personaggio, nobile e ridicolo allo stesso tempo.
Dall’Olivier, a marzo
La tua promessaCamille Laurens
In La tua promessacome in un thriller, Camille Laurens analizza una relazione tossica di quattro anni vissuta da una scrittrice, Claire Lancel, con un pervertito narcisista per il quale aveva lasciato tutto. Fino al colmo, quando l’uomo volle fargli promettere di non scrivere mai su di lui. Esaminando, tra l’altro, il rapporto tra scrittura e vita, la narratrice racconta come si è lasciata gradualmente trascinare in una storia d’amore fatta di manipolazioni e bugie. Camille Laurens esamina, secondo il suo editore, “il narcisismo contemporaneo, l’assenza di empatia e si chiede come salvare l’amore dalle sue illusioni”.
Gallimard, 12 febbraio