una colf condannata per aver accettato stipendi e rimborsi ingiustificati

una colf condannata per aver accettato stipendi e rimborsi ingiustificati
una colf condannata per aver accettato stipendi e rimborsi ingiustificati
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Editoriale Guerande

Pubblicato il

16 gennaio 2025 alle 6:30

La coppia parigina, senza figli, che aveva scelto La Turballe (Loire-Atlantique) per la pensione, conduceva uno stile di vita particolarmente agiato, a giudicare dal fatto che erano soggetti all’ISF (imposta patrimoniale). fino al 2011. Questi ex dirigenti bancari avevano mantenuto (pochi) contatti con tre familiari residenti nella capitale. Ma avevano molti dipendenti al loro servizio, tra cui due badanti che furono processati per abuso di debolezza. Martedì 14 gennaio 2025, una, che oggi ha 62 anni, ha dovuto rispondere davanti al tribunale di Saint-Nazaire per fatti avvenuti tra dicembre 2012 e maggio 2014. A causa del suo ricovero ospedaliero, la seconda, che quest’anno compirà 79 anni, non ha potuto essere presente e il suo processo è stato rinviato al 30 settembre.

“500.000 euro di risparmi si sono sciolti in quattro anni”

Proprio quando la coppia è stata posta sotto tutela è stata scoperta l’appropriazione indebita e una cognata ha sporto denuncia.

Il legale ha fatto un lavoro minuzioso di bilancio, che lo ha portato a un risultato impressionante: “500.000 euro di risparmi sciolti in quattro anni”.

Il principale mandante sarebbe stato il segretario privato, che si concedeva uno stipendio mensile di 12.000 euro.

Essendo morto, non è stato possibile ascoltarlo, così come sono morti gli stessi coniugi nel 2017 e nel 2018, allora rispettivamente di 89 e 85 anni.

Al bar la sessantenne ha ammesso che, avendo confidato le sue difficoltà economiche all’uomo di sua fiducia, questi le aveva concesso tariffe orarie variabili dai 14 ai 23 euro e aggiunto ore di presenza che lei ha accettato senza scrupoli.

Al banco dei testimoni, non ha voluto tornare sulle sue dichiarazioni, aprendo un foglio su cui aveva scritto:

“Ho capito quello che ho fatto, mi pento di averlo fatto. Chiedo scusa alla famiglia. »

È emerso che la retribuzione lorda degli ultimi tre mesi ammontava a 3.033 euro e che in soli due anni ha incassato 24 assegni per circa 9.000 euro.

Sei mesi con sospensione della pena

In difesa, Me Mathilde Rolland precisa, a proposito di questi 500.000 euro: “Dovete sapere che 360.000 euro corrispondevano agli stipendi di tanti dipendenti”.

L’avvocato insiste: “Se la mia cliente ha accettato, non è stata lei a chiedere di gonfiarle lo stipendio”.

Per la Procura è evidente che lo stato di vulnerabilità della coppia era evidente, supportato da certificati medici.

Lei denuncia il comportamento del segretario privato che ha lasciato il suo incarico quando ha sentito la svolta e che, essendo morto, non è stato ascoltato, ma menziona:

“Il meccanismo sviluppato è stato concordato da tutti. »

Il magistrato si sofferma «sulle nozioni di bonus, rimborsi di viaggi senza documenti giustificativi…»

Il tribunale ha dato seguito alle sue richieste: sei mesi di reclusione con sospensione della pena, per abuso fraudolento dell’ignoranza di persone vulnerabili.

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