Primo Grande Slam della stagione, l’Australian Open fa già venire voglia di finire la stagione. Il motivo? Lo stato di forma fin troppo scintillante di un certo Gaël Monfils.
Gaël Monfils sorride agli Australian Open
Abbiamo lasciato Gaël Monfils vittorioso al torneo di Auckland, diventando così il vincitore di tornei più anziano dal 1990 nel circuito ATP. Proprio quello. Ma non crediate che i Monf’ abbiano preso alla leggera gli Australian Open, anzi. Il 38enne francese ha affrontato Daniel Altmaier all’Arena 1573 e contro il 101esimo giocatore del mondo la suspense semplicemente non c’è stata. In poco più di due ore di impegno, Monfils si è liberato della trappola tedesca, vincendo in tre set brevi (7-5, 6-3, 7-6). E uno stato di forma fin troppo incoraggiante per i nostri gusti.
Questo successo è il settimo consecutivo per Gaël, e indovinate quando è stata la sua ultima battuta d’arresto? La sua opposizione contro Novak Djokovic a Brisbane, e un certo 20-0 come bonus. Ci rallegriamo come meglio possiamo. Questa vittoria contro Altmaier è sinonimo anche di qualificazione al terzo turno degli Australian Open. Un evento tutt’altro che banale per il francese, visto che è la dodicesima volta in carriera che ci infligge una prestazione del genere.
Sperando che Taylor Fritz, suo avversario al prossimo turno, interrompa subito questa serie di vittorie consecutive. E l’americano, 4° giocatore al mondo, ha tempo di prevederlo. In effetti, Monfils ha battuto solo un membro dei primi 5 in uno Slam nella sua carriera. È successo 17 anni fa. Se il nostro ottimismo è giustificato per quanto riguarda Gaël, i progressi dei Blues ci preoccupano davvero. È semplice, saranno cinque i francesi al terzo turno degli Australian Open, la prima volta in otto anni. I bei tempi.
