introduzione agevole per la Francia

introduzione agevole per la Francia
introduzione agevole per la Francia
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Contro la debole squadra del Qatar, i Blues non hanno mancato il loro debutto questo martedì a Parenzo (Croazia) vincendo con calma (37-19).

Ci vorrà (molto) più di una facile vittoria contro il Qatar all’apertura dei Mondiali 2025 per farci dimenticare la dolorosa disillusione vissuta nei quarti di finale degli ultimi Giochi Olimpici di Parigi. Tuttavia, dopo il trauma vissuto contro i tedeschi (sconfitta 34-35 ai supplementari), questo tipo di successi, che si aggiungono a quelli convincenti di novembre contro Svezia (37-31) e Norvegia (31-27) o ancora in preparazione contro i cechi Repubblica (38-27) e Portogallo (44-38), è l’inizio di un rimedio. Chi potrebbe, chissà, riportarli in cima al pianeta della pallamano all’inizio di febbraio.

L’inizio di una grande competizione internazionale non è mai facile, soprattutto con l’etichetta di grande favorito. Quindi, anche se si sono subito distinti sul tabellone (2-0, 4°), i Blues non si sono discostati dalla regola con cinque minuti alle prime armi in attacco. Ma senza conseguenze, i qatarioti hanno fatto peggio contro un vivace Rémi Desbonnet in porta con tre parate in dieci minuti. Ai giocatori di Guillaume Gille è bastato quindi premere un po’ l’acceleratore con qualche brusca alzata di palla per prendere il via molto rapidamente con il punteggio (7-2, 12°). Unica nota negativa le difficoltà al tiro di Melvyn Richardson, preferito nei sette titolari a Dika Mem.

Il resto si è rivelato, per la Francia, a dir poco pacifico. Nel torpore dell’impianto di Parenzo appena gremito, i campioni d’Europa in carica hanno alternato gol netti ed errori grossolani. Ma come nel campo avversario, i qatarioti hanno moltiplicato le approssimazioni, con un sacco di palle perse, i Blues sono arrivati ​​al riposo con un comodo vantaggio (18-10) e la sensazione che non si potesse fare molto. accadere loro di fronte ad un’opposizione così compiacente. E per chi avesse osato dubitarne, i primi dieci minuti del secondo tempo hanno smentito con un distacco che ha raggiunto rapidamente le dieci reti (22-12).

Successo facile, ma copia imperfetta

Tuttavia, non tutto era perfetto, tutt’altro, nella copia prodotta da Nedim Remili e altri. Se la difesa era solida, l’attacco non convinceva, soprattutto sul fronte dei tiri riusciti. Come Benoit Kounkoud che si è scontrato per due volte consecutive con l’ultimo baluardo del Qatar, Anadin Sulijakovic. Il che ha spinto Guillaume Gille, non volendo lasciare nulla al caso, a prendersi una pausa, infelice. L’allenatore – che aveva lasciato in tribuna Elohim Prandi, ancora a corto di ritmo dopo il completo recupero di una settimana fa – ha insistito sulla serietà da avere fino alla fine. E si è fatto sentire dalla sua squadra, vittoriosa alla fine con un margine non indifferente (37-19) confermando che questo Qatar non aveva più niente a che vedere con quello battuto nella finale dei Mondiali 2015 dai… Blues .

Francia

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