Thomas Siniecki, Media365: pubblicato lunedì 13 gennaio 2025 alle 15:01
Prima di sfidarsi nel primo turno degli Australian Open, Giovanni Mpetshi Perricard è pieno di ammirazione.
Vincitore del torneo di Auckland, Gael Monfils ha dimostrato ancora una volta la sua eterna giovinezza. A 38 anni, il suo duello di martedì con il connazionale Giovanni Mpetshi Perricard, di cui potrebbe essere padre visto che tra i due uomini ci sono ben 17 anni di differenza, diverte necessariamente “Monf”: “Io, lasciatemi perdere nel primo turno o no, per me non farà molta differenza. E’ più per lui. Sta facendo il suo debutto nei tornei del Grande Slam. l’anno scorso, è bello. Se non vinco va bene lo stesso, torno ad allenarmi. Non ho più le stesse aspettative.
Monfils: “Evidentemente ha grandi aspettative e deve averle”
Un modo per nulla velato di mettere sotto pressione con delicatezza uno dei suoi successori annunciato tra i giovani germogli francesi in ascesa, anche se è già davanti a Gael Monfils nel ranking ATP, 30° contro 41°: “Evidentemente ha grandi aspettative, e deve averlo, perché è giovane e gioca molto bene. Ha tantissimo talento, in tanti ambiti del gioco appunto. Molte persone vogliono etichettarlo troppo. velocemente.” Tanto per fare una sorta di intervista incrociata prima di questo scontro attesissimo, almeno in Francia (ma non solo), visto che i colleghi de L’Equipe hanno fatto parlare anche Giovanni Mpetshi Perricard del suo glorioso maggiore.
E c’è da dire, visto che i due compagni hanno parlato per 14 ore durante il loro recente volo congiunto a Brisbane: “Lui mi ha detto che lui aveva 21 anni di carriera e che io ne avevo 21. È bello essere vicino a qualcuno che ha ha sperimentato così tanto sul circuito, che ha fatto cose eccezionali. È un po’ un peccato affrontarlo al primo turno, lo avrei fatto. voleva che andassimo il più lontano possibile ma è il tennis (…) Ha tante cose da trasmettere”. Il server del colosso cita i suoi primi ricordi con Gael Monfils nel 2014, la finale persa a Doha contro Rafael Nadal e soprattutto “la sua partita contro Roger Federer in Coppa Davis a Lille, fu violenta e fece sognare milioni di giovani”. Ha poi travolto gli svizzeri in tre set (6-1, 6-4, 6-3), cosa che purtroppo non ha impedito agli azzurri di perdere in finale.