Il presidente della Repubblica Democratica del Congo (RDC), Félix Tshisekedi, ha presieduto questo sabato una cerimonia presso l’Istituto Nazionale di Ricerca Biomedica (INRB) in cui ha segnato la consegna ufficiale di reagenti e attrezzature di laboratorio destinati a rafforzare la lotta contro l’epidemia di Mpox. Questa donazione, fornita da Africa CDC (Centro africano per il controllo e la prevenzione delle malattie), si aggiunge ai nuovi veicoli recentemente messi a disposizione dal governo congolese.
Nel corso della cerimonia, il Capo dello Stato ha ricevuto diverse presentazioni sulla situazione attuale dell’epidemia. Il dottor Dieudonné Mwamba, direttore generale dell’Istituto nazionale di sanità pubblica, ha sottolineato i progressi nella risposta: il numero di casi sospetti segnalati è aumentato da 3.000 nel 2022 a oltre 61.000 nel 2024, mentre il rilevamento biologico è migliorato dal 9% a oltre il 60%. Nello stesso periodo anche la letalità è diminuita, passando dal 4,5% al 2,2%. Tuttavia, sono ancora necessari sforzi per migliorare la diagnosi e ridurre ulteriormente i decessi.
Il direttore generale dell’Africa CDC, dottor Jean Kaseya, ha espresso la sua gratitudine al presidente Tshisekedi per il suo impegno. Ha ricordato che nell’agosto 2024 erano stati sborsati 10 milioni di dollari per sostenere la lotta contro l’epidemia e ha annunciato una dotazione aggiuntiva di 600.000 dollari per coprire gli stipendi delle squadre sul campo per sei mesi. Ha inoltre annunciato l’estensione dello screening a sette nuove province, prima limitate alle città di Kinshasa e Goma.
Il Ministro della Sanità, Roger Kamba, ha elogiato il ruolo del Presidente in questa iniziativa. “Questa donazione dimostra che l’accesso ai servizi di base è una priorità per voi”, ha dichiarato, sottolineando l’impatto positivo di queste attrezzature nel miglioramento dell’assistenza.
Il virus Mpox, identificato per la prima volta nel 1970 a Basankusu, nella provincia di Équateur, continua a imperversare nella RDC. Trasmessa attraverso il contatto animale-uomo o inter-uomo, questa malattia rimane particolarmente presente nelle aree forestali del Paese.
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