In ospedale, la destrezza è un’abilità importante che viene esercitata in vari modi, dalla precisione in sala operatoria alla velocità di digitazione sulla tastiera di un computer. Uno studio, pubblicato sul British Medical Journal, ha valutato in modo originale la destrezza di alcune categorie di professioni ospedaliere: utilizzando un gioco da bambini.
Chiamato in inglese “Buzz wire”, è un gioco composto da un percorso metallico (anelli, spirali, onde) e da un bastoncino con un anello, anch’esso di metallo. Il cappio deve essere portato fino alla fine del percorso, senza entrare in contatto con nulla, altrimenti il gioco emette un segnale sonoro e bisogna ricominciare dall’inizio. Lo studio Tremor si è svolto in un ospedale inglese e ha coinvolto 254 partecipanti: 60 medici, 64 chirurghi, 69 infermieri e 61 personale non infermieristico.
Destrezza al prezzo della cortesia
In totale, non meno dell’84% dei chirurghi ha completato il corso in meno di cinque minuti. Questa percentuale è pari al 57% per i medici, al 54% per gli infermieri e al 51% per il personale non infermieristico. Non solo i chirurghi sono più vincenti in questo gioco, ma sono anche i più veloci: uno su due ha terminato in 89 secondi, contro i 120 secondi dei medici, i 135 secondi degli infermieri e i 161 secondi del personale non infermieristico (sempre in tempo mediano). .
Ma ciò che i chirurghi guadagnano in velocità, lo perdono in gentilezza. Lo studio ha osservato il mantenimento della compostezza in una situazione sotto pressione. Se i segnali acustici di frustrazione (sospiri, grugniti, brontolii) sono molto diffusi tra il personale non infermieristico (75%) e tra gli infermieri (68%), i chirurghi si aggiudicano il premio per il maggior numero di parolacce pronunciate. La metà di loro risente di questa piccola lacuna di cortesia, rispetto solo al 30% degli infermieri e a un quarto dei medici e del personale non infermieristico.
Secondo gli autori dello studio, ricerche precedenti suggeriscono che questa tendenza alla maleducazione potrebbe essere un meccanismo compensatorio per il mantenimento delle capacità chirurgiche nonostante lo stress.
Qual è l’uovo o la gallina?
La causa di questi risultati non è del tutto chiara agli autori. Le persone qualificate sono più attratte dalla chirurgia rispetto ad altre professioni mediche? Oppure la formazione chirurgica e la pratica quotidiana conferiscono questa destrezza? Sembrerebbe che quest’ultima ipotesi sia la più probabile, ma i ricercatori chiedono studi che confrontino l’abilità dei chirurghi con quella di altre persone che non lavorano in un ambiente medico.
Gli autori infine raccomandano di includere tali giochi in tutta la formazione medica. “per migliorare sia la destrezza che la gestione dello stress”. Propongono inoltre, non senza un certo umorismo, di allestire “barattoli delle parolacce” dedicati ai chirurghi nelle sale operatorie, il cui ricavato verrebbe utilizzato per finanziare eventi di beneficenza.