Bere vino fa bene al cuore: mito o realtà scientifica?

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Lo studio è stato condotto su un panel di persone particolarmente a rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. ©Freepik

Un recente studio dell’Università di Barcellona (Spagna) evidenzia gli effetti del vino sulla salute cardiovascolare.

Appena pubblicata sull’European Heart Journal, questa ricerca suggerisce che il consumo moderato di vino, integrato in una dieta mediterranea, potrebbe ridurre significativamente il rischio di malattie cardiovascolari nelle persone ad alto rischio.

Questo studio, realizzato nell’ambito del progetto PREDIMED (Prevención con Dieta Mediterránea), ha coinvolto 1.232 partecipanti, tutti ad alto rischio di malattie cardiovascolari. Ciò è dovuto a fattori come l’ipertensione, l’obesità o il diabete.

I ricercatori hanno utilizzato l’acido tartarico, un componente naturale dell’uva e del vino, come biomarcatore oggettivo per misurare il consumo effettivo di vino. Questa scelta metodologica ha quindi consentito di limitare i bias legati alle dichiarazioni di autovalutazione dei partecipanti, spesso inaffidabili.

Questo approccio scientifico ha permesso di correlare con precisione le quantità consumate con l'incidenza degli eventi cardiovascolari maggiori. L'obiettivo era capire come il consumo di vino, in particolare se combinato con una dieta mediterranea, possa influenzare la salute del cuore a lungo termine.

I risultati di questa ricerca rivelano che le persone che consumano da mezzo bicchiere di vino al giorno, esclusivamente durante i pasti, beneficiano di una significativa riduzione del 50% del rischio di eventi cardiovascolari maggiori, come infarti o ictus (accidenti vascolari-cerebrali). ).

Questo beneficio sembra essere collegato all’effetto combinato del vino e di altri componenti della dieta mediterranea, inclusi i grassi sani degli oli vegetali, gli antiossidanti di frutta e verdura e gli acidi grassi omega-3 presenti nel pesce.

Tuttavia, è stato dimostrato che i benefici diminuiscono o addirittura scompaiono quando il consumo supera una tazza al giorno. Questa osservazione ci ricorda che l’equilibrio è essenziale e che ogni eccesso può avere effetti negativi sulla salute.

Il vino, consumato con moderazione, sembra trarre le sue proprietà benefiche dai polifenoli, antiossidanti naturali che svolgono un ruolo protettivo contro il danno ossidativo responsabile dell'aterosclerosi. Se consumati come parte della dieta mediterranea, questi composti lavorano in sinergia con altri elementi benefici, come fibre alimentari, vitamine e acidi grassi essenziali.

Tuttavia, i ricercatori insistono sul fatto che questi benefici non dovrebbero portare a banalizzare il consumo di alcol. Se il vino può essere un alleato per la salute cardiovascolare, i suoi effetti deleteri, in particolare sul fegato, sul sistema nervoso o anche in termini di dipendenza, restano ben documentati. La moderazione e il rispetto del contesto alimentare sono quindi essenziali per massimizzare i benefici senza nuocere alla salute.

Saranno necessarie ulteriori ricerche per confermare queste conclusioni e comprendere meglio i meccanismi biologici che spiegano gli effetti osservati.

In ogni caso, questi risultati confermano ancora una volta i benefici per la salute della dieta mediterranea e sottolineano il possibile ruolo del consumo moderato di vino nella prevenzione cardiovascolare. È fondamentale però non banalizzare il consumo di alcol: solo un approccio ragionato e supervisionato dal consiglio medico può consentire di beneficiare degli effetti benefici senza rischiare danni alla salute. Il vino, seppur promettente, non è una soluzione miracolosa, ma può essere un alleato se integrato in uno stile di vita equilibrato.

Ovvero

La dieta mediterranea, ispirata alle tradizioni dei paesi del Mediterraneo, privilegia frutta, verdura, cereali integrali, legumi, olio d'oliva e pesce. Limita le carni rosse e i prodotti trasformati, promuovendo una dieta equilibrata e amichevole. Conosciuto per i suoi benefici per la salute, aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari e metaboliche.

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