La schizofrenia è una malattia psichiatrica molto eterogenea, che colpisce tra lo 0,7 e l’1% della popolazione mondiale. Lo è spesso poco compreso e circondato da molti pregiudizi. Tuttavia, un trattamento precoce e appropriato può migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti e consentire loro di ritrovare una certa autonomia. Facciamo il punto sulle diverse alternative terapeutiche con il professor Pierre-Michel Llorca, primario del dipartimento di psichiatria dell'Ospedale Universitario di Clermont-Ferrand e direttore delle cure della Fondazione FondaMental.
Promemoria: cos'è la schizofrenia?
La schizofrenia è a disturbo psichiatrico cronico che influenza profondamente il modo in cui una persona percepisce la realtà, pensa, sente e interagisce con il proprio ambiente.
Si manifesta attraverso sintomi positivi (allucinazioni, deliri), sintomi negativi (mancanza di motivazione, ritiro sociale, ecc.), sintomi di disorganizzazione e sintomi cognitivi (problemi di memoria, concentrazione).
Le sue cause includono fattori genetici, neurochimici e ambientali. Come accennato in precedenza, colpisce tra lo 0,7% e l'1% della popolazione mondiale e compare generalmente tra i 16 e i 30 anni, anche se esistono forme molto precoci, che compaiono prima dei 13 anni.
Nonostante la sua prevalenza relativamente bassa, la schizofrenia rimane una grave sfida per la salute pubblica, perché ha un forte impatto…
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