Sono da poco passate le 9 di mattina di mercoledì 11 dicembre, nell’atrio di questo edificio di rue Jules-Siegfried, nel cuore di uno dei tre quartieri prioritari della città, Clou-Bouchet. Sul ponte sono Frédéric Durand e Stéphane Bouhier, due delle tre guardie incaricate di sorvegliare più di 1.400 case. Conoscono tutti qui. La loro presenza è rassicurante. Le porte si aprono più facilmente.
Grazie a una partnership senza precedenti tra il locatore sociale Deux-Sèvres Habitat e il Centro regionale di screening del cancro della Nouvelle-Aquitaine, l’idea è quella di interagire con le donne, principalmente di età compresa tra 50 e 74 anni, installate in questo bar. Per parlare con loro dello screening del cancro al seno. Lungo il percorso, coglieremo l’opportunità per portare alla luce il cancro del colon-retto, fornire kit di screening e puntare i riflettori sul cancro del collo dell’utero.
“In nove casi su dieci, se diagnosticati precocemente, il cancro al seno è curabile”
Questo approccio per raggiungere le persone è innovativo. Gli operatori sanitari non hanno questa abitudine. Sono stati affissi manifesti nei corridoi dei principali quartieri…
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