Mentre la guerra continua in pieno svolgimento in Ucraina, un’altra minaccia incombe: l’allarmante diffusione di superbatteri resistenti agli antibiotici nel paese.
Dall’inizio dell’invasione russa, i combattimenti hanno causato un gran numero di gravi lesioni traumatiche, spesso accompagnate da infezioni batteriche. Per curare i feriti, i medici ucraini sono costretti a somministrare antibiotici particolarmente potenti. Questa pratica salva vite umane ma porta a un’esplosione della resistenza antimicrobica (AMR), che contribuisce a 5 milioni di morti ogni anno in tutto il mondo.
Così, un numero crescente di soldati feriti, inviati all’estero per cure aggiuntive, presentano infezioni particolarmente resistenti a qualsiasi trattamento antibiotico. Tra i batteri multiresistenti, alcuni sono ormai completamente immuni a tutti i trattamenti disponibili.
Klebsiella pneumoniae
Dopo aver analizzato campioni organici di 150 vittime di guerra, gli scienziati hanno identificato diversi tipi di batteri altamente patogeni, tra cui la Klebsiella pneumoniae, che causa malattie come polmonite, infezioni del tratto urinario e infezioni delle ferite, riferisce The Independent.
Tra trentasette pazienti portatori di Klebsiella pneumoniae, gli scienziati hanno scoperto che tutti i batteri avevano geni di resistenza e che un quarto di loro era completamente resistente a tutti gli antibiotici disponibili. Inoltre avevano una maggiore virulenza, rendendoli molto più difficili da trattare.
Test condotti nel 2023 su campioni di sangue e liquido spinale hanno inoltre rilevato che quasi il 60% delle infezioni era resistente ai carbapenemi, una classe di potenti antibiotici spesso utilizzata come ultima risorsa.
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