Leqembi, una nuova cura per la malattia di Alzheimer

Leqembi, una nuova cura per la malattia di Alzheimer
Leqembi, una nuova cura per la malattia di Alzheimer
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Poiché la malattia di Alzheimer colpisce sempre più persone, c’è speranza grazie alla ricerca e ai nuovi trattamenti che stanno emergendo. Il Dr. Kierzek ci spiega questi nuovi progressi.

L’Agenzia europea per i medicinali ha approvato il trattamento il 14 novembre Questo gruppodopo un primo rifiuto a luglio. Una nuova speranza Per i pazienti affetti da malattia di Alzheimer, tuttavia, permangono delle sfide, in particolare per quanto riguarda costi ed effetti collaterali.

Nuovi trattamenti promettenti

Leqembi è destinato alle persone con malattia di Alzheimer in stadio iniziale e mira a farlo lento declino cognitivo. È raccomandato per i pazienti con:

  • Compromissione cognitiva lieve o demenza lieve dovuta all’Alzheimer;
  • Minor rischio di emorragia cerebrale.

Questo trattamento agisce riducendo le placche amiloidi nel cervello. Gli studi clinici hanno dimostrato a riduzione del declino cognitivo e funzionale del 35% dopo 18 mesi di trattamento. Allo stesso tempo, un altro trattamento promettente, Kisunla, è stato approvato dal FDA statunitense nel luglio 2024, offrendo un’altra opzione ai pazienti.

Nonostante i progressi, le sfide persistono

Nonostante i progressi terapeutici, restano ancora numerose sfide da superare cura efficace pazienti:

  • Il costo elevato trattamenti;
  • La necessità di diagnosticare la malattia in una fase precoce massimizzare l’efficacia dei trattamenti;
  • Gestire gli effetti collaterali potenzialmente grave.

Questi progressi portano una nuova speranza ai milioni di persone affette dal morbo di Alzheimer, sottolineandone l’importanza continuare gli sforzi di ricerca in questa zona.

Il consiglio del dottor Gérald Kierzek

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