L’Île-de-France concentra circa il 40% dei casi di HIV in Francia, sebbene rappresenti solo il 18% della popolazione. Nel 2023, ci sono state altre 2.140 nuove diagnosi di HIV in Île-de-France, su 5.500 a livello nazionale.
Gli ultimi dieci anni sono stati contrassegnati da un calo generale dei nuovi contagi nell’Île-de-France. Le azioni intraprese hanno contribuito notevolmente a questo: maggiore ricorso allo screening nelle sue varie modalità, maggiore ricorso alla profilassi pre-esposizione (PrEP) tra gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM), maggiore efficacia del trattamento per le persone colpite.
Queste cifre hanno permesso all’Île-de-France di avvicinarsi agli obiettivi UNAIDS conosciuti come “95-95-95”:
- Il 95% delle persone che vivono con l’HIV conoscono il proprio stato sierologico: questo è oggi il caso del 94% di loro in Île-de-France, con un calo notevole del numero di persone sieropositive non diagnosticate (stimate da Santé public France in 4.104 -IC al 95% 3855-4365);
- Il 95% di queste persone è in terapia antiretrovirale: oggi è così per il 96% di loro;
- Il 95% delle persone in trattamento ha una carica virale non rilevabile: questo è il caso del 96% di loro, per i quali la carica virale è inferiore a 200 copie/ml (soglia sostenibile non rilevabile).
Tuttavia, ogni giorno si verificano ancora nuove contaminazioni. Per Public Health France, 1.456 persone sono state recentemente infettate dall’HIV nel 2023 nell’Île-de-France (per un intervallo di confidenza al 95% tra 1279 e 1632).
Dopo la crisi sanitaria, è stato notato un aumento dei casi scoperti tra le persone nate all’estero sia tra le donne che tra gli MSM, mentre la diminuzione osservata tra gli MSM nati in Francia prima del 2020 non è aumentata. Nel 2023, il 43% dei risultati riguarda uomini e donne eterosessuali nati all’estero e il 19% riguarda uomini che hanno rapporti sessuali con uomini nati all’estero.
Questi indicatori sottolineano l’importanza di continuare e intensificare la prevenzione combinata, di definire interventi adattati il più possibile alle popolazioni oggi più esposte nella regione per raggiungere l’eliminazione della trasmissione dell’HIV nel 2030.
ARS Île-de-France destina 32 milioni di euro ogni anno al sostegno delle associazioni e dei soggetti interessati (in particolare le strutture sanitarie) impegnati nella prevenzione, nello screening e nel monitoraggio delle persone esposte o che convivono con l’HIV.
L’ARS sostiene inoltre pienamente gli sforzi delle comunità impegnate nella lotta contro l’HIV, in particolare il Consiglio regionale dell’Île-de-France, nel quadro della convenzione “Per una regione dell’Île-de-France senza AIDS” e “Verso Parigi senza AIDS”, l’associazione sostenuta dalla Città di Parigi.
Il programma “Zero HIV in Île-de-France”: mobilitazione regionale per eliminare la trasmissione dell’HIV nella regione
Tra le azioni e i sistemi finanziati dall’ARS, il programma “HIV Zero in Île-de-France nel 2030”, in collaborazione con l’ANRS Malattie Infettive Emergenti, si basa sull’impegno collettivo e su azioni concrete. Mobilitando tutte le risorse e agendo sulle disparità sociali e territoriali, le due istituzioni ribadiscono oggi il loro impegno comune per affrontare questa grande sfida per la salute pubblica.
A seguito di un lavoro di collaborazione che ha riunito le parti interessate coinvolte nella lotta contro l’HIV in Île-de-France (associazioni, operatori sanitari, ricercatori, autorità locali), sono state formulate 25 nuove proposte. Alcuni potranno essere implementati rapidamente, altri dovranno ancora essere oggetto di ulteriori lavori. Alcuni rafforzano i sistemi esistenti, altri introducono approcci innovativi volti a formare e ampliare la rete degli operatori e dei servizi sanitari coinvolti nell’offerta combinata di prevenzione. Sono distribuiti su tre assi prioritari:
- Ampliare l’accesso alla PrEP. Sebbene il numero di utenti della PrEP sia raddoppiato tra il 2020 e il 2023 fino a raggiungere 22.353 persone, il suo utilizzo rimane troppo limitato agli MSM residenti nel centro della regione. L’accesso alla PrEP rimane insufficiente per alcuni gruppi socialmente diversi, con comportamenti diversi e che talvolta vivono lontano dai servizi sanitari specializzati, concentrati nei centri urbani. Per compensare queste disuguaglianze sono state messe in atto diverse iniziative: offrire la PrEP nelle sedi delle associazioni comunitarie, sviluppare teleconsulti, attuare protocolli di cooperazione tra medici, ostetriche e infermieri, estendere questi protocolli alle donne che frequentano le PMI o i centri sanitari generali.
- Rafforzare la comprensione locale dell’epidemia. Per consentire agli stakeholder e ai decisori di migliorare l’azione territoriale è fondamentale fornire loro informazioni precise e adeguate. Il programma COINCIDE, con il sostegno dell’Osservatorio regionale della sanità dell’Île-de-France (ORS), ha mappato l’epidemia in modo dettagliato e accessibile a tutti. Lo strumento mappe interattive, Cartoviz COINCIDE Dall’aprile 2024 è possibile visualizzare l’epidemia di HIV su scala territoriale fine. D’ora in poi, gli attori locali (associazioni, CeGIDD) con il supporto dei coordinamenti regionali di salute sessuale (CoReSS), potranno supportare in ciascun territorio la comprensione delle dinamiche epidemiche locali e la mobilitazione delle risorse;
- Massimizzare l’impatto dello screening e del trattamento. Per organizzare meglio le risorse di screening regionali e raggiungere le popolazioni lontane dall’assistenza sanitaria, verrà effettuata una mappatura precisa per elencare i luoghi degli screening, i loro orari, i servizi offerti e i destinatari (cure primarie, CeGIDD, équipe comunitarie, servizi di protezione materno-infantile [PMI]ex centri di salute sessuale CePF). Le riunioni dipartimentali consentiranno di adeguare le azioni, in particolare quelle svolte all’esterno delle strutture sanitarie (luoghi pubblici, comunitari o di socializzazione). Questi sforzi mirano ad avvicinare lo screening alle popolazioni lontane dalle cure, in particolare attraverso un’offerta ampliata di test di orientamento diagnostico rapido (TROD).