Per molto tempo gli scienziati hanno creduto che l’Islanda e le Isole Faroe fossero state colonizzate da popoli nordici simili: ondate di Vichinghi provenienti in particolare dalla Norvegia, paese situato rispettivamente a 1.450 chilometri e 560 chilometri da queste due isole. Un nuovo studio, pubblicato il 25 novembre 2024 sulla rivista Frontiers in Genetics, mostra una realtà molto più complessa.
Per effettuare questa analisi, i ricercatori hanno esaminato dodici marcatori genetici in 139 uomini delle Isole Faroe e li hanno confrontati con campioni di 412 uomini provenienti da Norvegia, Svezia, Danimarca, Islanda e Irlanda. I risultati hanno mostrato che le popolazioni delle Isole Faroe avevano marcatori genetici provenienti da varie regioni della Scandinavia, mentre il patrimonio genetico degli islandesi era molto più omogeneo, provenendo da aree geografiche meno disperse.
In altre parole, gli abitanti delle due isole non condividono un patrimonio genetico così stretto come si sarebbe potuto pensare, prova di una distinta colonizzazione da parte dei Vichinghi.
Migrazione da tutta la Scandinavia
Questi risultati gettano nuova luce su diversi testi storici, in particolare sulla Saga Faroese, scritta circa 800 anni fa. Questa storia racconta dell’insediamento di Grímur Kamban, un capo vichingo, nelle Isole Faroe circa 1.200 o 1.300 anni fa, riferisce Discover Magazine.
L’analisi genetica condotta in questo nuovo studio suggerisce che i seguaci di Grímur provenivano da varie regioni scandinave, piuttosto che da una singola area geografica, e che i Vichinghi che si stabilirono in Islanda erano geneticamente distinti da quelli delle Isole Faroe, nonostante la loro vicinanza geografica.
Queste nuove scoperte stanno portando gli storici a riconsiderare parte della storia degli insediamenti vichinghi nella regione, più di un millennio fa. Lungi dall’essere un…
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