Un membro dell’Accademia di Farmacia chiede di “rimuovere completamente dal mercato i farmaci per il raffreddore”

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Se gli incidenti sono poco frequenti, riconosce Alain Astier, “il rapporto rischi/benefici è estremamente sfavorevole”, sottolinea.

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Pubblicato il 22/11/2024 14:07

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type="image/avif">>Farmaci anti-raffreddore con rischio cardiaco (illustrazione fotografica). (GILLES BADER/MAXPPP)>>
Farmaci anti-raffreddore con rischio cardiaco (illustrazione fotografica). (GILLES BADER/MAXPPP)

“Dobbiamo rimuoverli completamente dal mercato”si chiede venerdì 22 novembre su franceinfo Alain Astier, membro dell'Accademia di Farmacia, mentre l'Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali (ANSM) chiede la fine della vendita gratuita nelle farmacie dei farmaci antiraffreddore, accusati da diversi anni di causare gravi effetti collaterali come ictus e infarti. “E’ giunto il momento. Sono passati anni da molti colleghi” nei rapporti “ha dimostrato la pericolosità e la definitiva inutilità di questo tipo di prodotti”ha spiegato.

Actifed, Dolirhume, Rhinadvil, Humex hanno tutti in comune il fatto di contenere la molecola pseudoefedrina che provoca vasocostrizione, un restringimento dei vasi sanguigni, che può causare ictus e infarti. “È vero che questi incidenti non sono molto frequenti, ma il rapporto rischi/benefici è estremamente sfavorevole” ha detto. Secondo lui, “bisogna seguire il ragionamento fino in fondo. O questi prodotti hanno un interesse e in quel momento te li devi tenere, oppure non hanno interesse”COSÌ “Dobbiamo francamente rimuoverli completamente dal mercato”.

L’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali (ANSM) aveva già messo in guardia l’anno scorso sulla pericolosità di questi farmaci. “Già impedirne il libero accesso mi sembrerebbe un grande passo avanti”dice Alain Astier. Assicura che i medici di base non prescrivono questo tipo di farmaci: “Non vedo il senso di un medico. E allora perché tenerlo? Sono sempre mezze misure, tanto vale toglierlo dal mercato”dice. Ma non è così semplice, soprattutto perché c’è disaccordo sull’argomento tra le autorità sanitarie francesi ed europee. “In termini di salute e in particolare per motivi di sicurezza, un'agenzia locale in un paese europeo può discostarsi dalla regola europea. Dobbiamo arrivare a questo punto.”incoraggia.

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