Fine delle vendite da banco degli antiraffreddore? “È un peccato correre il rischio di avere un infarto per un semplice raffreddore”, concorda un medico

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«Un raffreddore ben curato dura sette giorni e se non trattato dura una settimana», scherza il medico che consiglia di usare siero fisiologico e paracetamolo piuttosto che correre rischi inutili.

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Pubblicato il 22/11/2024 12:40

Tempo di lettura: 1 minuto

type="image/avif">>Farmaci anti-raffreddore con rischio cardiaco (illustrazione fotografica). (GILLES BADER/MAXPPP)>>
Farmaci anti-raffreddore con rischio cardiaco (illustrazione fotografica). (GILLES BADER/MAXPPP)

“È un peccato correre il rischio di avere un ictus o un infarto per un semplice raffreddore” approva venerdì 22 novembre su franceinfo il dottor Jean-Paul Hamon, medico di medicina generale e presidente onorario della Federazione dei medici di Francia (FMF). L'Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali (ANSM) chiede la fine della vendita da banco nelle farmacie dei farmaci anti-raffreddore, accusati da diversi anni di causare gravi effetti collaterali come ictus e infarti.

Actifed, Dolirhume, Rhinadvil, Humex hanno tutti in comune il fatto di contenere la molecola pseudoefedrina che “porta alla vasocostrizione che restringe i vasi sanguigni e mette le persone che presentano questi fattori di rischio a rischio di malattie cardiovascolari”spiega il medico.

“Il primo principio della medicina è che la cura non dovrebbe essere peggiore della malattia”.

Jean-Paul Hamon, medico di medicina generale

su franceinfo

“Anche se questi incidenti sono molto rari, è comunque un peccato rischiare per schiarirsi il naso”, aggiunge. “Soprattutto perché puoi pulire le narici con siero fisiologico e prendere un po’ di paracetamolo se hai mal di testa”raccomanda. Ricorda “Un raffreddore ben trattato dura sette giorni e se non trattato dura una settimana”scherza. “È comunque un peccato rischiare un ictus grave quando con un po’ di siero fisiologico e paracetamolo funziona”ha insistito.

L’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali (ANSM) aveva già messo in guardia l’anno scorso sulla pericolosità di questi farmaci. Ma nulla è cambiato. “È la Franciail codardo Jean-Paul Hamon, fatalista. C'è anche il peso dell'industria farmaceutica che vuole vendere i propri prodotti”.

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