Colloquio
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Destinata ai pazienti con cancro metastatico che hanno fallito il trattamento, la radioterapia interna vettorizzata ha fatto il suo debutto questo autunno all’Institut Curie. Il capo del dipartimento di medicina nucleare, Laurence Champion, spiega cosa cambia.
Da metà ottobre, l’Institut Curie propone nel suo ospedale di Saint-Cloud (Hauts-de-Seine) la radioterapia interna vettorizzata (IVR) nell’ambito del trattamento del cancro metastatico della prostata, una fase avanzata della malattia che si manifesta dalla formazione di tumori che hanno origine da cellule tumorali e che sono migrati in altre aree del corpo – molto spesso sulle ossa per questo cancro. Il vantaggio del trattamento: a differenza della radioterapia esterna, che ha come bersaglio un’area circoscritta, la radioterapia interna vettorizzata è distribuita in tutto il corpo e consente una ricerca capillare delle metastasi, soprattutto quelle difficili da individuare durante gli esami medici.
La RIV era già autorizzata e praticata dall’Institut Curie, ma solo per i tumori rari. La novità qui è usarlo su una malattia comune come il cancro alla prostata. Con quasi 60.000 casi all’anno in Francia, è infatti il principale tumore maschile ed è stato responsabile di 8.000 decessi nel 2018, secondo uno studio realizzato tra il 1990 e il 2018. Se l’Alta Autorità della Sanità (H
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