Aggiornato il 14/11/2024
Il Ministero delle Politiche Agricole, della Sovranità Alimentare e Forestali ha emanato un decreto ministeriale che qualifica il livello di rischio HPAI come “Alto” sull’intero territorio nazionale alla data del 9 novembre 2024.
Questa decisione si basa sulla forte e persistente dinamica di circolazione del virus nell’avifauna selvatica europea, in particolare quella migratoria, nei corridoi migratori che attraversano la Francia. Queste migrazioni sono già iniziate e si stanno intensificando.
Pertanto, il rilevamento in 2 focolai domestici (Pas de Calais / Saône et Loire) del genotipo FR20 testimonia l’arrivo in Francia di uccelli selvatici migratori infetti. Questo genotipo FR20 è quello identificato in Europa nell’avifauna, mentre FR9 è il genotipo riscontrato in Bretagna negli allevamenti e fino ad ora nell’avifauna autoctona (gabbiani).
Attualmente, in Bretagna, da metà agosto 2024 sono stati confermati 10 focolai di HPAI, di cui 3 nel Finistère e 5 nel dipartimento del Morbihan.
Recentemente è stato rilevato un altro focolaio nelle Landes e un tredicesimo nell’Allier.
Il sito web del Ministero dell’Agricoltura ricorda le misure da rispettare ad alto livello: https://agriculture.gouv.fr/influenza-aviaire-la-situation-en-france
I decreti prefettizi per la zona IAHP Canale Atlantico, adottati il 18/09/2024 in sette dipartimenti tra cui i 4 dipartimenti bretoni, saranno presto abrogati perché diventati irrilevanti a causa del passaggio al livello di rischio “Alto”.
Sono ora applicabili su tutto il territorio nazionale le misure in particolare di ricovero dei volatili da allevamento professionale o di confinamento per le aie:
Chiediamo ancora una volta a tutti gli attori del settore e dei territori di esercitare la massima vigilanza, di applicare le misure più rigorose sia di biosicurezza (nelle aie, nell’allevamento e nei trasporti) sia di misure legate alla sorveglianza passiva negli allevamenti di palmipedi e dichiarazione all’Ufficio francese della Biodiversità di qualsiasi mortalità di uccelli selvatici nel territorio.
Il pollame è colpito dall’influenza aviaria (in rari casi gli esseri umani possono essere colpiti dall’influenza aviaria)
Influenza aviaria e influenza aviaria: qual è la differenza? Quando la malattia colpisce gli uccelli si parla di influenza aviaria. Quando l’influenza umana è causata da virus dell’influenza A di origine aviaria, si parla di influenza aviaria. Esistono due categorie di virus in base alle loro caratteristiche di virulenza per gli uccelli:
Nella sua forma altamente patogena, la malattia si diffonde molto rapidamente tra gli uccelli e può avere conseguenze significative sia sugli allevamenti che sulla fauna selvatica. Può causare una mortalità molto elevata in alcune specie. L’influenza aviaria è una malattia con potenziale zoonotico; il virus può quindi, in determinate condizioni, essere trasmesso all’uomo. Ad oggi in Francia non è stato osservato alcun caso umano. Si raccomanda tuttavia che le persone che sono state in contatto con pollame infetto e che poi mostrano segni respiratori lo segnalino al proprio medico. |
Per andare oltre: https://agriculture.gouv.fr/tout-ce-quil-faut-savoir-sur-linfluenza-aviaire