Par
Marie-Madeleine Remoleur
Pubblicato il
13 novembre 2024 alle 7:30
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” È una malattia di cui parliamo raramentee quellosappiamo pocomentre colpisce una donna su dieci. Intorno a noi tutti abbiamo una sorella, un’amica, una collega o una persona cara che si può toccare”, insiste Caroline Ensergueix. Deputata e fondatrice dell’associazione l’Appart, che realizza azioni impegnate con gli adolescenti e i giovani di Blonville, questa normanna ha avviato un vero e proprio movimento collettivo attorno all’endometriosiuna malattia che colpisce le donne e di cui il grande pubblico a volte sa molto poco.
In collaborazione con professionisti sanitari del comune, il centro medico di Villers-sur-Mer, il Soroptimist et l’associazione Appartil Comune lancia il Mobilitazione “Uniamoci contro l’endometriosi”.. Una malattia definita dalla presenza, all’esterno dell’utero, di frammenti del rivestimento uterino. Forti dolori durante il ciclo o durante i rapporti sessuali che portano a totale incapacità, potenziali problemi di fertilità: “questo è una malattia invisibile che tocca l’intimità, la femminilità, la sessualità, la coppia. Dobbiamo parlarne e farlo conoscere meglio”, considera Caroline.
Un vero e proprio movimento collettivo
Cinque anni fa, nel 2019, l’associazione Blonvillaise l’Appart e EndoFrance hanno collaborato per produrre un clip di sensibilizzazione sull’endometriosi, rivolto ai giovani. Un video in cui gli adolescenti si sono appoggiati sulle difficoltà e gli interrogativi legati a questa malattia. “È lì che ho incontrato Yasmine, la presidente di EndoFrance”, afferma Caroline Ensergueix.
Da quando si sono formati questi primi legami, La Blonvillaise ha sempre voluto mobilitarsi attorno all’endometriosi. L’idea è germogliata ed è cresciuta, e è sbocciato un vero e proprio “movimento collettivo”. per far accadere le cose. Un’iniziativa che ha interessato donne di ogni provenienza. Lena Daniele20 anni, animatore dell’associazione Appart, non ha esitato ad aderire a questo movimento che gli parla molto:
Tutti abbiamo persone care che ne sono colpite, mi ha parlato di essere coinvolto, come generalmente mi piace fare nelle lotte che influiscono sulla società o sulla salute. Dobbiamo parlarne, informarlo e sostenerlo.
Anche l’iniziativa ha influito Charlotte Caillepresidente di Club Soroptimist di Deauville-Trouville dipendente da una ONG che lavora in tutto il mondo per migliorare la condizione delle donne, delle ragazze e dei bambini. “Questo tema è proprio al centro delle nostre aree di azione, anche salute delle donne ne fa parte”, insiste il presidente, ricordando che l’endometriosi è stata oggetto di una campagna nazionale del Soroptimist nel 2017. “È una malattia che può colpire donne di età diverse, e abbiamo subito detto sì a questa iniziativa collettiva perché se ne parla ancora troppo poco e per molti è un po’ una nebulosa ».
16 novembre, un inizio
Per lanciare questa mobilitazione, diverse azioniverrà effettuato questo Sabato 16 novembre 2024 a Blonville-sur-Mer. Vicino alla farmacia, una panchina dipinta di giallo verrà inaugurato alle 15,30 “È un’iniziativa nazionale, ci sarà un opuscolo informativodi EndoFrance con un codice QR per sensibilizzare e informare tutti su questa malattia, diventerà un punto permanente”, spiega Caroline Ensergueix.
Poi, alle 16, al cinema Blonville, verrà proiettato il documentario Endometriosi: la lotta continua di Laëtitia Millot. Un film in cui l’attrice “vuole sollevare il velo su questo dolore, di cui soffre lei stessa, e che sembra essere un tabù” condividendo la sua vita quotidiana per un anno, dalla lotta per rimanere incinta fino al parto, e rivelando le testimonianze di altre donne.
Questa proiezione sarà seguita da a dibattito con Yasmine Candaupresidente dell’associazione EndoFrance che da più di 20 anni sostiene e informa le persone affette da endometriosi e coloro che le circondano, conduce azioni di sensibilizzazione e interagisce con le autorità pubbliche e gli operatori sanitari migliorare il percorso assistenziale e ridurre i tempi diagnostici .
“L’obiettivo è che questa mobilitazione duri”
“Il 16 novembre abbiamo lanciato la mobilitazione, ma l’obiettivo è andare oltre », insiste Caroline Ensergueix. Questo collettivo è già al lavoro per l’allestimento altre azioni mirati a raggiungere il grande pubblico, in particolare giovani e uomini, ma anche i professionisti. “L’obiettivo è che questa mobilitazione duri, che il 16 novembre sia seguita da azioni”.
Se certe idee sono già nate, come quella diorganizzare un nuovo evento a marzo in occasione della Giornata Mondiale dell’Endometriosi, da mettere in vendita in quell’occasione braccialetti con la visualerealizzato da Léna per raccogliere fondi per la ricercao per continuare a distribuire il libro L’endometriosi di Claral’obiettivo è anche quello di collaborare con gli operatori sanitari.
Sulla Côte Fleurie abbiamo già farmacie disposte ad allestire un piccolo spazio per fornire informazioni e sostegno sulla malattia, altri operatori sanitari che desiderano unirsi al movimento, formarsi con un approccio più specifico per aiutare le donne colpite . L’obiettivo è fare qualcosa con coloro che vogliono unirsi al movimento, per aiutare, per consentire un migliore sostegno a queste donne nel loro dolore e nella loro cura, per sensibilizzare, tutto questo in modo multidisciplinare.
Queste azioni influenzeranno anche il gioventùin particolare attraverso Lena e l’associazione Appart. “L’obiettivo è trovare azioni per andare nelle scuole, nei licei, nei licei e nelle università, per cercare di raggiungere i giovani, ma non in modo ridondante, con cose più vivaci come un gioco da tavolo per esempio”. Tante idee fantastiche, per parlare di endometriosie prova a farlo spostare le linee.
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