Tumori della pelle: riflessi per proteggersi

Tumori della pelle: riflessi per proteggersi
Tumori della pelle: riflessi per proteggersi
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– evitare l’esposizione, tra le 12:00 e le 16:00, nella Francia continentale (dalle 10:00 alle 14:00 all’estero). È durante queste ore che i raggi ultravioletti (UV) emessi dal sole sono più intensi;

– cercare l’ombra;

– applicare ogni due ore una crema solare ad alta protezione (anti-UVB e anti-UVA indice 50) sulle zone non protette dagli indumenti. Attenzione, però, «anche una crema indice 50 non filtra al 100% i raggi UV. L’uso della protezione solare non deve portare ad aumentare la durata dell’esposizione al sole», sottolinea Santé Publique France;

– indossare indumenti scuri e coprenti, occhiali da sole con filtro UV (categoria CE3 o 4) e un cappello a tesa larga;

– non esporre mai al sole un bambino di età inferiore a tre anni e ricordarsi di proteggere particolarmente i bambini e gli adolescenti.

– monitora la tua pelle e parla con il tuo medico.

È anche opportuno proteggersi dai raggi UV artificiali (erogati dagli apparecchi abbronzanti) anch’essi “molto pericolosi per la pelle” secondo l’INCa che ricorda che non esiste un modo per preparare la pelle al sole, “è quindi del tutto inefficace assumere capsule o anche effettuare trattamenti UV artificiali”. sessioni in cabina.

Quali sono gli altri principali fattori di rischio per il cancro della pelle?

– Storia di scottature solari, soprattutto durante l’infanzia.

– Molti nei, soprattutto se ne avete più di 50, asimmetrici e con diametro superiore a 5 mm.

– Il tuo tipo di pelle o fototipo. Alcune persone sono più sensibili ai raggi UV rispetto ad altre. Il tipo di pelle o “fototipo” è un criterio importante: se la vostra pelle è chiara, i vostri capelli sono rossi o biondi e avete difficoltà ad abbronzarvi, è necessaria particolare attenzione.

– Storia personale o familiare di cancro della pelle.

– Uno stato immunocompromesso.

Guardare

“Il 90% dei tumori della pelle guariscono se diagnosticati precocemente! », assicura l’Inca. Da qui l’importanza di monitorare regolarmente la propria pelle. “Esaminarsi regolarmente è essenziale per prevenire il cancro della pelle! Più conosci la tua pelle, più facile sarà individuare quello che chiamiamo “il brutto anatroccolo”. Questa macchia, questo neo che è diverso, e che poi deve allertarci», ricorda l’Unione Nazionale Dermatologi Venereologici (SNDV). Si consiglia pertanto:

– un autoesame della pelle per trimestre: si tratta di osservare attentamente la pelle nuda, dalla testa ai piedi, davanti e dietro, senza dimenticare le zone appena visibili (orecchie, unghie, piante dei piedi, spazi tra le dita , genitali, ecc.). L’opportunità di monitorare la comparsa di nuovi nei e di individuare se ce ne sono diversi dagli altri.

Esaminati con il metodo “ABCDE”.
– Asimmetria: forma non circolare.

– Bordi: bordi irregolari, frastagliati, poco definiti con talvolta un’estensione del pigmento sulla pelle intorno alla macchia.

– Colore : non omogeneo, presenza di più colori.

– Diametro: crescente, generalmente superiore a 6 mm.

– Evoluzione : qualsiasi macchia che cambi rapidamente aspetto, forma, dimensione, spessore.

– farsi visitare da un dermatologo una volta all’anno. “Se noti un cambiamento, un punto sospetto o presenti alcuni fattori di rischio, non esitare a consultare il tuo medico: lui o lei potrà indirizzarti da un dermatologo, se necessario”, sottolinea l’Inca.

“L’autoesame non sostituisce una visita medica, se avete il minimo dubbio non esitate a consultare”, afferma la SNDV.

(1) Fonte: National Cancer Institute – INCa.

(2) Fonte: Inca.

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