AIDS, quattro lettere che, in un’epoca in cui chi ha meno di 30 anni non può saperlo, facevano rabbrividire di paura solo a sentirli in fila così. Da allora, l’acqua della scienza è passata sotto i ponti al punto che il virus non è quasi più trasmissibile, almeno nei paesi sviluppati come il Canada e nelle grandi città come Toronto. Ciò però non impedisce che Queen City continui a registrare in Ontario il più alto tasso di diagnosi di Hiv, il virus dell’Aids.
“Prima di tutto vorrei fare una piccola correzione. Sono diversi anni che non parliamo di AIDS, perché l’AIDS era una complicazione della malattia derivata dal virus. Adesso parliamo di persone infette dall’HIV o a rischio di infezione», corregge subito Normand Babin, direttore generale ad interim di Action Positive HIV-Sida, un’organizzazione no-profit francofona che opera nell’area metropolitana di Toronto e nel centro sud-ovest Ontario.
Mea culpa, forse dovremmo anche considerare di toglierlo dal nome dell’organizzazione!
Donna sieropositiva, bambino negativo
Più seriamente, se il virus è sempre più sotto controllo, resta il fatto che una leggera recrudescenza è stata osservata dagli specialisti, anche a Toronto.
“Le cifre sono in leggero aumento, ma ciò che è importante ricordare è che non lo sappiamo davvero… perché i farmaci che abbiamo oggi sono attivi ed efficaci al punto che il virus, nelle persone che li assumono, diventa non rilevabile”, precisa Normand Babin.
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