“No Nut November”, la sfida di reazione che sostiene l'astinenza – Libération

“No Nut November”, la sfida di reazione che sostiene l'astinenza – Libération
“No Nut November”, la sfida di reazione che sostiene l'astinenza – Libération
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I 400 asini

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“Novembre senza noci” è il nome di una campagna a favore dell'astinenza sessuale: per un mese si tratta di privarsi dell'eiaculazione ma anche degli schermi, associati al porno. Paradossalmente la crociata infuria sui social network.

Non masturbarsi e non fare l'amore per trenta giorni: possibile? NoNutNovember (NNN) è una delle campagne virali a cui partecipano ogni anno migliaia di persone, spinte dalla sensazione di far parte di una comunità. Il nome della sfida si riferisce ai testicoli (noci). Target: principalmente giovani eterosessuali. Ciò significa non esporsi più a contenuti per adulti, e quindi tagliare il WiFi per limitare il rischio di “tentazione”. L'evento è al passo con i tempi: su TikTok, Instagram o YouTube, le sfide dei social media sfidano gli utenti di Internet a compiere un'impresa e a fornire una prova. Di solito si tratta di prove di coraggio o di gare divertenti.

Il porno, un “veleno”

Facendo una campagna contro la pornografia, gli influencer online (come Gerbert Johnson, Jeremy Lipkowitz e Shane Melaugh) incoraggiano il loro pubblico a fermare Internet. Argomento invocato: la dieta digitale consentirebbe agli uomini di farlo “svezzare il cervello dalla stimolazione della dipendenza”. Vengono confrontate le immagini masturbatorie “un veleno”. La disconnessione lo consentirebbe “reset” il cervello (reboot), dicono, cioè il “ripristina impostazioni di fabbrica”, nel suo stato originale di purezza. Comunità


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