Questo martedì, 29 ottobre, è stata la Giornata mondiale contro l’ictus. Una giornata dedicata alla sensibilizzazione e all’importanza di individuare la comparsa dei primi sintomi per una cura rapida. Per Antenne Réunion, Michel, 65 anni, vittima di 3 incidenti, testimonia come è cambiata la sua vita.
Con un sorriso sempre stampato sulle labbra, Michel è un combattente. È sopravvissuto a 2 ictus e 1 TIA, una sorta di precursore di un ictus. Ex direttore di una concessionaria di automobili, la sua vita è stata sconvolta in seguito a un ictus.
“So chi ero prima e so chi sono adesso ed è una guerra. Prima mi piaceva, ora non mi piace più. Prima avevo tanti amici, dopo l’ictus ne ho avuti meno e oggi non ne ho affatto.
Solo una persona non ha mai deluso Michel: sua moglie. La coppia ha superato il calvario della malattia. “Guardandosi, sa cosa sto pensando.” Con l’ictus, ha perso le parole.
Ora possiede una tessera di parcheggio prioritario. I postumi dell’ictus gli provocano stanchezza e perdita di equilibrio. “Il lato negativo è che non ho una disabilità che la gente possa vedere e da lì si ruba sempre il posto ad un disabile che ha diritto a questi posti ed io quando la gente mi guarda non ne ho diritto ad esso. Ho ricevuto una carta dallo Stato francese. Da lì in poi c’è un handicap che vedi o non vedi, non importa.”
La storia di Michel sicuramente risuona con molti.
La Riunione è uno dei dipartimenti più colpiti da ictus.
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