Sigarette, sigari, tabacco da masticare, puff… I prodotti legati al tabacco sono moltissimi. E anche i fumatori: li ha contati Public Health France quasi 12 milioni nel 2022, ovvero 3 francesi su 10.
Il “No Tobacco Month”, un’operazione delle autorità pubbliche per incentivare la cessazione del consumo di tabacco, è l’occasione per conoscere più da vicino i prodotti di questa industria.
La sigaretta francese… la più cara d’Europa?
Trovi che un pacchetto di sigarette sia caro in Francia? Se ti diciamo che in un altro paese europeo costa il 50% in più, metti le cose in prospettiva (un po’)?
Il sito Statista ha preso l’esempio di un pacchetto di 20 sigarette della marca Malboro nel novembre 2023 e ne ha confrontato il prezzo in diversi paesi europei. La Francia (10,5€) è terza dietro al Regno Unito (14,99€) e all’Irlanda (15,35€).
Tuttavia, un pacchetto di sigarette resta due volte più caro in Francia che in Portogallo (5,2€) e Spagna (5,15€).
Fumare in aumento in Francia?
Di fronte l’aumento regolare del prezzo del tabacco in Francia, il consumo… diminuisce.
Un rapido giro sul sito della dogana francese per notare un calo nella vendita di sigarette tra agosto 2023 e agosto 2024. Le vendite sono diminuite del 13,30%. Il calo è ancora più evidente nelle vendite di tabacco da arrotolare (17,70%) e di tabacco da masticare (16,60%).
Solo la categoria “altri tabacchi da fumo” ha registrato un aumento delle vendite (+7,40%). Comprende il tabacco per pipe o narghilè. Nonostante l’aumento, questa cifra dovrebbe essere messa in prospettiva. La quantità effettivamente venduta è inferiore: poco più di 95 tonnellate nell’agosto 2024 in tutta la Francia. In confronto, nello stesso periodo, 400 tonnellate di tabacco da arrotolare sono stati venduti in Francia lo scorso agosto.
Il sito Statista rileva inoltre un sostanziale calo del fumo in Francia in 10 anni, secondo i dati del 2000 e del 2020. Questo calo è più notevole in Svezia, paese in cui la percentuale di fumatori è stata divisa per 2 in 10 anni.
L’assicurazione sanitaria lo rileva In Francia il 31,8% dei giovani di età compresa tra 18 e 75 anni dichiara di fumare nel 2022.
E le sigarette elettroniche?
Spesso utilizzate per fermare le sigarette tradizionali, le sigarette elettroniche sono sempre più diffuse, rileva l’Osservatorio francese delle droghe e delle tendenze alle dipendenze (OFDT). Lo “svapo quotidiano” riguarda il 5,5% dei giovani tra i 18 e i 75 anni nel 2022.
In particolare, il consumo tra studenti delle scuole medie: “uno su cinque ha già svapato”sottolinea l’OFDT. E il consumo o la scoperta delle sigarette elettroniche tra gli studenti delle scuole superiori “è in continuo aumento dal 2018”.
Un settore che paga ancora?
L’industria del tabacco continua a realizzare vendite per miliardi di dollari in tutto il mondo. Nel 2022, riferisce Statista, Philip Morris International ha venduto sigarette per un valore di 35,74 miliardi di dollari ovvero quasi 34 miliardi per il tabacco anglo-americano.
Di fronte ai produttori, agli Stati, per i quali i problemi di salute causati dal fumo sono costosi. La sanità pubblica francese lo rileva “4 milioni di casi in meno di malattie croniche” rappresentano un risparmio di 578 milioni di euro all’anno.
Les Échos lo ha precisato nel settembre 2024 “In un anno, il tabacco costa alla società francese 156 miliardi di euro” ; cioè un costo in vite umane, in qualità di vita, in produzione per le aziende oltre alle cure da fornire a chi soffre di fumo.
Durante operazioni come il “Mese senza tabacco”, la sanità pubblica francese lo stima ogni euro investito porta 4 euro di risparmio. L’anno scorso si sono iscritte 157.576 persone, sottolinea l’OFDT.
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