perché conservare i prodotti per la casa nella loro confezione originale?

perché conservare i prodotti per la casa nella loro confezione originale?
perché conservare i prodotti per la casa nella loro confezione originale?
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Quando si travasa il contenuto di un detergente per pavimenti o di una candeggina in una bottiglia di plastica, ci si ritrova a perdere informazioni essenziali riguardanti la composizione del liquido, i pericoli che rappresenta e le istruzioni da seguire per il suo utilizzo.

Per ridurre al minimo gli incidenti domestici che coinvolgono sostanze chimiche, consiglia l’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, ambientale e sanitaria sul lavoro (ANSES). fortemente:

  • a conservare i prodotti nella loro confezione originale per non perdere le istruzioni e le avvertenze fondamentali affinché i centri antiveleni o gli operatori sanitari possano valutare correttamente il pericolo tossicologico e determinare il trattamento appropriato;
  • nel caso in cui sia indispensabile cambiare il contenitore, annotare in modo leggibile sul nuovo contenitore il nome del prodotto iniziale, specificare se è stata effettuata una diluizione e fotografare il codice UFI del prodotto (questo numero univoco di 16 cifre, situato vicino al nome o alle avvertenze di rischio, viene utilizzato dai centri antiveleni per identificare il prodotto e la sua composizione);
  • se l’articolo è stato acquistato sfuso, optare per un contenitore idoneo, riutilizzando possibilmente l’imballo originale, e apporre l’etichetta fornita dal distributore o un contrassegno indicante le informazioni necessarie (nome del prodotto, istruzioni per l’uso, numero di lotto, ecc.) .);
  • riporre i prodotti ricondizionati fuori dalla portata dei bambini, possibilmente in un armadio chiuso a chiave;
  • conservare cibi e bevande separatamente dai prodotti per la pulizia ed evitare di riporre questi ultimi nel frigorifero.

È importante sottolinearlo

A seguito dell’esame delle chiamate pervenute ai centri antiveleni, l’L’ANSES ha identificato 33.650 incidenti dovuti al riconfezionamento tra il 2017 e il 2021, che corrisponde a circa 6.000 incidenti all’anno. Nella maggior parte dei casi, le ingestioni erano asintomatiche o di bassa gravità.

Tuttavia, sono stati segnalati 108 incidenti gravi, 17 dei quali hanno coinvolto bambini di età inferiore ai 15 anni. Sono stati segnalati cinque decessi, compreso quello di un bambino di tre anni.

Ricordare

Se viene ingerita una sostanza nocivaè indispensabile contattare immediatamente:

– 15, 18 o 112 (114 per le persone con difficoltà uditive);
– 01 45 42 59 59 per contattare un centro antiveleni (numero di emergenza accessibile a qualsiasi ora, giorno e notte, tutta la settimana).

Fonte

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