La dipendenza da oppioidi meglio compresa grazie all’Università di Ginevra

La dipendenza da oppioidi meglio compresa grazie all’Università di Ginevra
La dipendenza da oppioidi meglio compresa grazie all’Università di Ginevra
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Originariamente, il fentanil è un farmaco che combatte il dolore grave e cronico. Ma da anni questo oppiaceo sintetico viene utilizzato anche come farmaco: con il suo effetto travolgente è responsabile di tre quarti delle overdose mortali negli Stati Uniti. Il fenomeno comincia a colpire anche la Svizzera. Un team dell’Università di Ginevra (Unige) ha recentemente scoperto come questa sostanza agisce proprio sul cervello. Pubblicato sulla rivista “Nature”, lo studio dovrebbe aprire “un modo originale per migliorare le cure sostitutive”; ma anche per sviluppare antidolorifici “con meno effetti collaterali”, ha esultato l’alma mater.

In sintesi, i ricercatori hanno scoperto che il fentanil – fino a 50 volte più potente dell’eroina – causava effetti (euforia, poi intenso malessere) non in una, ma in due regioni distinte del cervello. “Questi risultati modificano radicalmente il modello di comprensione della dipendenza da oppiacei”, ha sottolineato il team dell’Unige. La sua scoperta dovrebbe quindi consentire di “affinare” le cure sostitutive e, allo stesso tempo, di far avanzare la ricerca di antidolorifici “senza rischio di dipendenza”.

Inoltre, questi risultati dimostrano, se necessario, che “la dipendenza è una malattia, che deve essere trattata come tale”, sostengono gli autori dello studio. Abbastanza per “ridurre lo stigma e combattere i pregiudizi che colpiscono i consumatori di fentanil”, sperano Christian Lüscher, professore di neuroscienze fondamentali all’Unige, e Fabrice Chaudun, assistente professore.

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