In natura, i pinguini non sono gli animali più spaventosi. Ma quando è necessario proteggere la loro prole, non esitano a ricorrere a mezzi estremi. National Geographic ci dice che nel deserto di Atacama, nell’estremo sud del Perù, i pinguini di Humboldt possono diventare un bersaglio per i “pipistrelli vampiro”, che prendono il nome dalla loro principale fonte di cibo: il sangue.
In questa regione, i leoni marini sono le loro prede abituali. Ma di tanto in tanto attaccano il sangue più giovane: quello dei pulcini di pinguino. Poiché le loro difese vengono rapidamente limitate e non si rendono conto del pericolo rappresentato dai vampiri, i pulcini sono facili prede.
Grazie a questi cuccioli di pinguino, la caccia ai pipistrelli vampiri diventa un gioco da ragazzi. Ma questo non era scontato perché per nutrirsi “devono trovare quasi ogni notte un animale molto più grande di loro”, spiega Gerald Carter, professore di ecologia e biologia all’Università di Princeton, nel New Jersey (Stati Uniti).
Fortunatamente, i pinguini di Humboldt non rimangono indifesi, poiché gli adulti hanno diversi modi per spaventare i loro nemici. Innanzitutto, non esitano a esprimere la loro rabbia attraverso le grida per spaventare i pipistrelli. Inoltre non esitano a battere le zampe a terra in modo che gli aggressori si sporchino la testa.
Infine, la loro difesa più particolare è l’irrorazione di escrementi: i pinguini di Humboldt sono ben noti per questa tattica, ma può essere più o meno efficace. Ovviamente, essere spruzzati di escrementi fa sì che i predatori (anche i più testardi) ci pensino due volte. Ma il più delle volte a farne le spese sono i pulcini: costretti a lavarsi, si allontanano dal gruppo per sciacquarsi in acqua e poi diventano…
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