Come il Ministero della Salute intende eliminare l’AIDS entro il 2030 – Oggi Marocco

Come il Ministero della Salute intende eliminare l’AIDS entro il 2030 – Oggi Marocco
Come il Ministero della Salute intende eliminare l’AIDS entro il 2030 – Oggi Marocco
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I decessi legati all’HIV in Marocco sono diminuiti del 53% tra il 2010 e il 2023

Risposta: Il Ministero della Salute e della Protezione Sociale vuole implementare l’approccio “Non rilevabile = Non trasmissibile” nella risposta nazionale all’AIDS. Le persone sieropositive che hanno una carica virale non rilevabile grazie al trattamento non possono trasmettere l’HIV.

In Marocco, la prevalenza dell’HIV/AIDS è stimata allo 0,07% nella popolazione generale. Detto questo, questi tassi sono significativamente più alti tra le popolazioni chiave: 2,16% tra le prostitute, gli omosessuali (4,7%), le persone che si iniettano droghe (7,3%) e il 4,7% tra i migranti. Il numero di persone che vivono con l’HIV sarà di 21.200 nel 2023, il 45% delle quali sarebbero donne, e il numero di nuove infezioni da HIV sarebbe 760, di cui le donne rappresenterebbero quasi il 30%. Il Ministero della Salute e della Protezione Sociale segnala un calo significativo del 35% nelle nuove infezioni e del 53% nei decessi tra il 2010 e il 2023, evidenziando l’impatto positivo della risposta nazionale all’HIV/Aids. Il Marocco si impegna, nel suo piano strategico nazionale integrato per combattere l’AIDS, le malattie sessualmente trasmissibili e l’epatite virale 2024-2030, a raggiungere gli obiettivi 95-95-95 ed eliminare l’epidemia di HIV-AIDS come problema di sanità pubblica entro il 2030 riforma del sistema sanitario e generalizzazione della copertura sanitaria universale.

Il Ministero vuole implementare l’approccio “Non rilevabile = Non trasmissibile” nella risposta nazionale contro l’AIDS. Per questo, il Ministero ha appena lanciato un bando di consultazione per l’assunzione di un consulente nazionale al fine di sviluppare questo nuovo approccio come misura di sostegno per il piano strategico nazionale integrato HIV/HV e IST 2024-2030. Il riconoscimento internazionale della strategia U=I (Undetectable = Untransmittable) è sostenuto dalle principali organizzazioni sanitarie globali come l’OMS, l’UNAIDS e il Fondo globale per la lotta all’AIDS, alla tubercolosi e alla malaria. Si tratta di una strategia di prevenzione che può influenzare positivamente la percezione pubblica dell’HIV, ridurre lo stigma e promuovere l’adozione di comportamenti preventivi. Infatti, le persone con una carica virale non rilevabile non possono trasmettere l’HIV sessualmente. Questo concetto è scientificamente valido e provato. Nel contesto marocchino, il riconoscimento del principio I=U si rivela un passo avanti cruciale. Alla fine del 2023, il numero di persone affette da HIV (PLHIV) in trattamento antiretrovirale efficace ha raggiunto oltre 16.000, il 94% delle quali ha una carica virale negativa, che riduce la trasmissione del virus e migliora la qualità della vita dei pazienti. Pertanto, aderendo al principio U=U, il Marocco si impegna a rafforzare il proprio approccio di prevenzione e a combattere lo stigma, spesso associato alla malattia, promuovendo una migliore comprensione dei concetti di non rilevabilità e intrasmissibilità. Dobbiamo ancora rafforzare la comprensione di questo concetto tra le persone che vivono con l’HIV e i loro cari e comunicare l’approccio U=U in un modo più ampio per ottenere l’impatto atteso.

Valutazione delle carte delle città libere dall’AIDS

In Marocco, il 90% dei casi di HIV/AIDS segnalati si verifica nelle aree urbane. Accelerare la risposta nelle città è quindi fondamentale per raggiungere gli obiettivi del Piano strategico nazionale integrato di lotta all’AIDS, alle infezioni sessualmente trasmissibili e all’epatite virale 2024-2030. In questo contesto, da diversi anni sono state firmate carte di impegno tra i municipi di cinque città, vale a dire Casablanca (nel 2014), Marrakech (nel 2017), Rabat (nel 2018), Fez (nel 2020) ed Essaouira (nel 2022). ), il Ministero della sanità e della protezione sociale e gli attori della società civile.

Queste carte fanno parte della Dichiarazione di Parigi “Fine all’epidemia di AIDS: le città si impegnano” lanciata il 1° dicembre 2014 dal Comune di Parigi. Al fine di valutare il livello di raggiungimento degli impegni delle cinque città che hanno firmato le suddette carte, il Dipartimento di Epidemiologia e Controllo delle Malattie sta avviando una consultazione per identificare le azioni intraprese in questa direzione e sviluppare un piano operativo 2024-2030 per il cinque città per raggiungere gli obiettivi di eliminazione dell’HIV entro il 2030.

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“Non rilevabile = Non trasmissibile”

Approccio Una carica virale non rilevabile è l’obiettivo finale del trattamento antiretrovirale per tutte le persone che vivono con l’HIV, per la loro salute e per prevenire la trasmissione ai loro partner sessuali e la trasmissione verticale ai loro figli. La carica virale è la quantità di virus HIV nel sangue di una persona sieropositiva. Le persone affette da HIV che hanno una carica virale non rilevabile non corrono alcun rischio di trasmettere l’HIV durante i rapporti sessuali purché continuino a prendere il trattamento antiretrovirale come prescritto. Va notato, tuttavia, che la carica virale non rilevabile impedisce solo la trasmissione dell’HIV e non impedisce la trasmissione delle malattie sessualmente trasmissibili.

Le persone che vivono con l’HIV e che hanno una carica virale soppressa ma rilevabile non hanno un rischio quasi nullo o trascurabile di trasmettere l’HIV durante i rapporti sessuali purché continuino a prendere il trattamento antiretrovirale come prescritto. Seguire il trattamento antiretrovirale come prescritto migliorerà anche la loro salute individuale e consentirà loro di condurre una vita sana.

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