Ipertensione, questa malattia insidiosa | Le7.info

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Il 17 maggio si svolgerà la Giornata mondiale dell’alta pressione sanguigna. L’Ospedale universitario di Poitiers lancia un appello alla prevenzione di fronte a questa subdola patologia dalle conseguenze potenzialmente gravi.

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In Francia, tra i 17 e i 18 milioni di francesi soffrono di pressione alta (ipertensione), la metà dei quali non ne è consapevole. “Dall’altra metà, solo una persona su due è “equilibrata””, commenta il dottor Benoît Lequeux. In altre parole, trattati in modo efficace. Il cardiologo parla di “una bomba a orologeria” per il potenziale sviluppo di malattie cardiovascolari nel medio termine: ictus, infarto o insufficienza cardiaca. “Il problema è che l’ipertensione è silenziosa, fatta eccezione per alcuni pazienti che soffrono di mal di testa. Questo si evolve silenziosamente. »

Nella sua forma “essenziale”, l’ipertensione è dovuta principalmente a fattori quali la dieta, l’attività fisica, il consumo di alcol o farmaci. “Senza dimenticare i fattori genetici. » La cosiddetta ipertensione “secondaria” si riferisce a “problemi renali o ormonali, che rendono essenziale la diagnosi perché possiamo liberare le persone dalla malattia”. Per quanto invasiva, la patologia viene inizialmente curata senza farmaci, con uno stile di vita migliore. «Se non funziona, passiamo ad altri metodi», insiste il medico curante dell’unità di prevenzione cardiologica accreditata “Blood Pressure Clinic”. Un’etichetta che offre ai pazienti di Poitevin trattamenti avanzati, tra cui la denervazione renale e la radiofrequenza.

Attività il 17 maggio

Se alcuni pazienti non hanno altra scelta che sottoporsi a questo tipo di terapia, la stragrande maggioranza può evitarla grazie ad un minimo di attività e ad una dieta migliore, in particolare riducendo la quantità di sale. Ma la difficoltà per i medici sta nel consenso. “Abbiamo riscontrato un’adesione del 40% ai trattamenti antipertensivi”, afferma il dottor Lequeux. Ciò significa che quattro pazienti su dieci non li assumono per vari motivi. Il centro di competenze di Poitevin, in collaborazione con gli altri servizi del CHU e nel cuore degli studi approfonditi sui casi difficili, accoglie ogni anno dai 120 ai 150 pazienti.

Potrebbe sembrare poco, ma l’unità gestisce solo i casi più complessi: pazienti giovani di cui occorre definire le cause dell’ipertensione e altri che vengono trattati ma sono considerati “resistenti”. «Fino al 2022-2023 abbiamo visitato 50 pazienti, oggi la gente ha capito che è necessario fare delle valutazioni», insiste il medico. La pedagogia fa dunque il suo lavoro e questo è il senso dell’evento organizzato venerdì 17 maggio (9:00-13:00) al Centro cardiovascolare, sul sito Milétrie. Nel menù della mattina: prevenzione, quiz di dietetica… Insomma, tutto l’arsenale necessario per combattere questo subdolo male che è l’ipertensione.

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