Le infezioni urinarie aumentano il rischio di cancro alla vescica?

Il mese di maggio è dedicato alla consapevolezza del cancro alla vescica. Sei soggetto a ripetute infezioni urinarie? Attenzione, rappresentano un pericolo, spiega la dottoressa Sophie Hurel, chirurgo urologico. In effetti, possono aiutare a promuovere il cancro alla vescica.

“Le infezioni portano all’infiammazione cronica della vescica”, spiega. Tuttavia, in relazione al tabacco, è una questione di“un fattore di rischio assolutamente trascurabile in termini proporzionali”.

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Tabacco, il principale fattore di rischio

Se gli effetti dannosi del tabacco sulla salute sono ampiamente conosciuti, conoscete il legame preciso tra le sigarette e il cancro alla vescica? Lo specialista spiega: “nel polmone si formano gli scambi gassosi. Gli agenti cancerogeni passano nel flusso sanguigno. Il sangue viene poi filtrato dai reni e gli agenti cancerogeni vengono eliminati nel tratto urinario.”

E non tutte le sigarette sono uguali. Anzi, quello la sera, subito prima di dormire, risulta essere ancora più dannoso : “gli agenti cancerogeni rimangono a lungo a contatto con la mucosa vescicale” e può quindi aumentare il rischio di cancro.

Cos’è il cancro alla vescica?

La vescica è il luogo in cui viene immagazzinata l’urina tra una minzione e l’altra. L’urina, prodotta dai reni, passa attraverso entrambi gli ureteri. L’urina viene quindi espulsa attraverso gli ureteri. Questo flusso dalla vescica all’uretra è controllato dagli sfinteri uretrali che aprono e chiudono il collo della vescica.

Osservandola più da vicino, la vescica è costituita da un muscolo, il detrusore, rivestito da una membrana mucosa (l’urotelio) che riveste la parete dell’intero sistema urinario. È quindi a contatto con questa parete, a livello dell’urotelio, che possono svilupparsi i tumori.

Le condizioni possono essere molteplici e vanno dai polipi benigni ai tumori cancerosi. La differenza tra i due sta nella capacità di questi tumori di infiltrarsi in profondità nella parete vescicale ed in particolare di raggiungere il muscolo vescicale, il detrusore.