“Il polline sarà tutto l’anno”: l’impollinario della Dordogna in prima linea nel riscaldamento globale

“Il polline sarà tutto l’anno”: l’impollinario della Dordogna in prima linea nel riscaldamento globale
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Nel viale immerso nel verde dell’impollinatore della Dordogna ad Antonne-et-Trigonant, all’interno del centro ospedaliero di Lanmary, molte piante producono polline, nonostante il tempo grigio e la pioggia. I due giardinieri che si prendono cura di questo luogo hanno notato che il ciclo di impollinazione è cambiato nel giro di pochi anni. Loro tenere un registro dei periodi in cui le piante maturano, e lo inviano ai loro iscritti alla newsletter per avvisarli dell’aumento dei pollini.

Polline più a lungo durante l’anno

Davanti alla sua piccola scrivania, Bruno Dupuy siede in poltrona davanti al vecchio computer desktop. Frugando tra i documenti, se ne accorge alcune specie escono sempre prima. “Sono due mesi di differenza rispetto all’inizio delle rilevazioni sette anni fa”, lui spiega. Con tutte queste informazioni, può farlo tenere traccia degli sviluppi nel corso degli anni con i cambiamenti climatici.

Le indagini dei giardinieri del Lanmary pollinarium forniscono informazioni sui cambiamenti climatici. ©Radio Francia
Matteo Bonhoure

“È ovvio, Bruno abbonda tra le piante. Lo vediamo quando facciamo le nostre letture, è tutto in anticipo, ma dura anche di più.” Alcune specie continuano a impollinare fino a novembre ora, con i primi che appariranno a gennaio. Il periodo si allunga sempre di più. “Presto ci sarà polline tutto l’anno, ne sono sicuro”sviluppa questo giardiniere.

Testimoni del cambiamento climatico

Un cambiamento importante come afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità Entro il 2050 il 50% della popolazione sarà allergica. Questo aumento è legato in particolare all’inquinamento atmosferico, come spiega Anne Loze, allergologa a Périgueux. Il polline si frammenta maggiormente con l’inquinamento e quindi penetra ulteriormente nei bronchie questo inquinamento porta anche ad un’infiammazione delle vie aeree che fa penetrare ancora di più il polline, spiega. Tutti questi meccanismi portano ad un aumento del numero di persone allergiche.”

Il lavoro dell’impollinario ci permette di mostrare tutti questi cambiamenti, anche per Ludovic Lardant, giardiniere arrivato qui da pochi mesi. “Se non siamo sensibili, non ci rendiamo conto, ha detto riguardo al cambiamento climatico. Ci permette di usare le parole e riusciamo a spiegare questi cambiamenti climatici che portano a grandi cambiamenti nella vegetazione.” Lo confida anche lui una forma di preoccupazione per il futuro del clima poiché era lui al centro di questi sconvolgimenti.

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