“Respirare bene ci permette di ossigenare i tessuti profondi, eliminare l’anidride carbonica, abbassare la pressione sanguigna, facilitare il transito intestinale e persino modulare l’attività del nostro cervello stimolando il nervo vago”, spiega Jean-Marie Defossez, fisiologo. Eppure “molte persone non respirano correttamente, anche indipendentemente dalla malattia”, constata Sandrine Lalbin, animatrice dei Laboratori di respirazione presso il centro di talassoterapia di Concarneau. Questa difficoltà spesso deriva dal fatto che non sanno come espirare o usare correttamente il diaframma. “Lo scambio ottimale di gas ossigeno (O2)/anidride carbonica (CO2) non avviene correttamente. Se non espiriamo abbastanza, manteniamo nei polmoni un po’ di aria viziata (carica di CO2), che ci impedisce di poter riempiteli adeguatamente di ossigeno e tutto il nostro corpo ne soffrirà.” Una buona respirazione è quindi prima di tutto una buona espirazione, “facendo assorbire l’ombelico all’indietro e verso l’alto, svuotando la gabbia toracica”, riassume.
I 3 principali nemici dei polmoni
Il tabacco: “In Francia abbiamo ancora tra il 23 e il 27% di fumatori, ovvero quasi 12 milioni di fumatori giornalieri, che è molto di più che nella maggior parte dei paesi che ci circondano, ricorda il professor Crestani. Sappiamo però che questo “è il principale rischio modificabile fattore di malattie respiratorie.” Per quanto riguarda le sigarette elettroniche, se sono preferibili al tabacco per i fumatori, non è (…)
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