farmacisti in prima linea di fronte al virus

farmacisti in prima linea di fronte al virus
farmacisti in prima linea di fronte al virus
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Il Covid-19 è cambiato molto dalle sue prime contaminazioni nel 2019. Oggi l’ultima variante si chiama XEC e sembra guadagnare terreno nelle ultime settimane.

Avremmo voluto avere dati dipartimentali sulla circolazione del virus ma, contattata, l’Azienda sanitaria regionale non ha risposto alle nostre richieste.

Le uniche informazioni di cui disponiamo sono quindi nazionali: “Due settimane fa (settimana 38)in città e in ospedale tutti gli indicatori sono in aumento per tutte le età; questo aumento è trainato dagli adulti e più in particolare da quelli di età pari o superiore a 65 anni”indica Public Health France, sul suo sito web.

Mercoledì 2 ottobre 2024, Public Health France ha indicato che gli indicatori sindromici erano generalmente in diminuzione, tranne che tra quelli di età pari o superiore a 65 anni. E per specificarlo “La circolazione del Sars-Cov2 resta significativa: gli sviluppi dovranno essere monitorati con vigilanza”.

In questione: l’inizio dell’anno scolastico

Una cosa è certa: nelle farmacie del Loir-et-Chériens, sempre più persone spingono la porta per sottoporsi al test o per acquistare gli autotest.

Alla farmacia Medici di Blois si segnala questa recrudescenza del Covid-19 “risale a circa due settimane”. Conseguenza, a posteriori, dell’inizio dell’anno scolastico? Probabile. Oggi i farmacisti qui svolgono “una ventina di test antigenici al giorno: uno o due risultano positivi”.

Il suono del campanello è quasi lo stesso nella farmacia di avenue Maunoury, a Blois. Flora Silly, la farmacista, usa il termine “rinascita” quando parla dell’epidemia di coronavirus. Stabilisce anche la data di inizio “di questo rimbalzo di inizio anno scolastico”.

Anche i malati vengono qui in gran numero “fare il test con i test antigenici”. A ciò si aggiunge un aumento delle vendite di autotest, maschere e soluzioni idroalcoliche.

Flora Silly continua a ricordarmelo “gesti barriera” ai pazienti che entrano nella sua farmacia: “Se le persone sono malate, dovrebbero venire con una maschera!” » In quel momento Maëva entra nella farmacia, con la maschera sul naso. Lo indossa la giovane donna “per precauzione”perché conta nella sua famiglia “persone a rischio”.

Su una remis les hygiaphones

Basta recarsi nei quartieri settentrionali di Blois per constatare che questo fenomeno è generale. In questa farmacia siamo passati da 48 autotest venduti al mese nei mesi di luglio e agosto… ai 116 di settembre. UN «immagine» che non veniva raggiunto da molto tempo. Inoltre, ogni giorno, gli addetti delle farmacie effettuano i test antigenici: fino a sette al giorno.

Agnès, tecnico farmaceutico dei quartieri nord di Blois.
© Foto NR, Jérôme Dutac

Abbiamo rimesso gli igiafoni – che però erano stati rimossi – per evitare contaminazioni del personale, che lavora quotidianamente a contatto con i pazienti. “Evita gli sputi”sorride un tecnico di farmacia.

La Chaussée-Saint-Victor purtroppo non sfugge a questa circolazione del Covid. E lì, questa impennata di casi è iniziata in estate. Il motivo? “Si dice che i primi casi di questa nuova ondata nel Loir-et-Cher siano iniziati da un piccolo asilo nido”crede Alex, che lavora nella farmacia dell’Hermitage.

Nel mese di settembre il numero dei test positivi al Covid è aumentato notevolmente. Ma se il virus si diffonde più facilmente, è molto meno virulento per i polmoni!

“Probabilmente il Covid circola nelle scuole”

Contattata, la direzione dei servizi dipartimentali dell’istruzione nazionale del Loir-et-Cher fa il punto sull’epidemia di coronavirus. E indica: “Il Covid probabilmente circola nelle scuole. Ma a questo livello non abbiamo più alcun feedback a livello dipartimentale. »

E il DSDEN continua: “Dal 1È Febbraio 2023, l’isolamento sistematico per le persone risultate positive non è più obbligatorio.

Le raccomandazioni sono le stesse sia per i nostri studenti che per la popolazione generale. E questo anche in caso di condizioni diverse dal Covid.

Vale a dire, rafforzare i gesti di barriera: indossare la maschera (consigliato ma non obbligatorio), lavarsi le mani, ventilare gli ambienti, ecc. Sono tutte azioni semplici ma efficaci contro la circolazione dei virus respiratori, ancora in vigore nelle scuole. »

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