10 consigli per una buona salute ormonale

10 consigli per una buona salute ormonale
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Crescita, riproduzione, sonno, energia, digestione, umore, sessualità… gli ormoni, messaggeri chimici prodotti dalle cellule endocrine, regolano e controllano diverse funzioni del nostro corpo. Si tratta di un macchinario ben oliato, la cui velocità troppo alta o troppo bassa può far deragliare rapidamente.

La Società francese di endocrinologia (SFE) approfitta della terza edizione della Giornata europea degli ormoni, che si terrà il 24 aprile, per ricordare l’importanza di queste sostanze chimiche naturali per la salute e condivide dieci raccomandazioni a sostegno del sistema endocrino.

Ormoni: adottare uno stile di vita sano

Non esiste un vero segreto, una buona salute ormonale richiede uno stile di vita sano. Il primo consiglio della SFE è quindi quello di muoversi. “L’attività fisica è essenziale per l’equilibrio ormonale. Fare esercizio da 1,5 a 2,5 ore a settimana aiuta il corpo a produrre ormoni”., spiega l’organizzazione. Ciò permette, tra le altre cose, di aumentare la produzione di endorfine (soprannominato l’ormone della felicità), dopamina (ormone del piacere) o anche adrenalina (ormone dello stress che dà una “spinta” al corpo).

“Cerca di dormire almeno sette ore ininterrotte, alla stessa ora ogni notte.”, raccomanda anche la SFE. Ormoni come la melanina e l’adenosina o la serotonina svolgono un ruolo essenziale nel sonno. Ma quest’ultimo favorisce anche la secrezione di diverse sostanze essenziali come l’ormone della crescita, il testosterone o la prolattina.

L’altro punto su cui bisogna stare attenti è la dieta. Seguire una dieta varia ed equilibrata è una delle chiavi per garantire il corretto funzionamento del sistema ormonale. La società scientifica raccomanda di privilegiare frutta e verdura fresca così come i cereali integrali e soprattutto di evitare il più possibile gli alimenti trasformati, ricchi di grassi, zuccheri e additivi.

Ormoni: 3 consigli per evitare deficit ormonali

Alcuni nutrienti, forniti dal cibo, partecipano e supportano la produzione di ormoni. Si consiglia di assumere un apporto sufficiente di vitamina D mangiando, ad esempio, pesce grasso, tuorlo d’uovo, cioccolato fondente, alcuni funghi come finferli, porcini e spugnole.

“Considera l’assunzione di integratori di vitamina D, come l’olio di fegato di merluzzo, durante i mesi autunnali e invernali quando l’esposizione al sole è bassa.”

La SFE consiglia inoltre di fare scorta di alimenti ricchi di:

  • Iodio: frutti di mare, alghe, latticini…
  • Calcio: yogurt, mandorle, fagioli, verdure a foglia verde scura…

Interferenti endocrini: 3 consigli per ridurre l’esposizione

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità un interferente endocrino è una sostanza o una miscela di prodotti che altera le funzioni del sistema endocrino. Che possono provocare effetti dannosi per l’organismo, o anche per quello dei bambini.

Secondo il rapporto OMS-UNEP del 2012, esistono quasi 800 sostanze chimiche con proprietà comprovate o sospette di interferenti endocrini. Per ridurre al minimo l’esposizione è necessario:

  • Evitare gli imballaggi in plastica: “usa contenitori di vetro o acciaio inossidabile invece di contenitori e bottiglie di plastica. Bevi l’acqua del rubinetto anziché l’acqua in bottiglia. E mai la plastica nel microonde.”
  • Migliorare la qualità dell’aria: è consigliabile aerare la casa tutti i giorni aprendo le finestre per almeno 30 minuti, aspirare e spolverare regolarmente per ridurre la presenza di particelle di polvere.
  • Scegliere i giusti prodotti per la casa e i cosmetici: “I prodotti per la cura della pelle e i cosmetici possono avere un effetto distruttivo sul sistema endocrino. Controlla gli ingredienti e cerca di evitare l’acquisto di prodotti cosmetici che contengono interferenti endocrini come ftalati, parabeni e triclosan.”

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