I Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) hanno emesso un avviso sanitario riguardante l’influenza aviaria.
Un lavoratore agricolo in una fattoria del Texas è risultato positivo all'”influenza aviaria ad alta patogenicità” (HPAI) alcuni giorni fa, ha affermato il CDC.
Il virus HPAI era stato precedentemente segnalato in mucche e uccelli nella zona del Texas.
Il paziente ha ricevuto un trattamento antivirale e si sta riprendendo e i suoi familiari non si sono ammalati, ha sottolineato il CDC.
“Nessun ulteriore caso di infezione umana da virus HPAI A (H5N1) associato alle attuali infezioni in vacche da latte e uccelli negli Stati Uniti, e nessuna trasmissione da uomo a uomo del virus HPAI A (H5N1) è stato identificato”, secondo l’agenzia federale.
Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha confermato l’infezione tra le mucche da latte in diversi stati.
Il CDC ha affermato che lo spread è probabilmente dovuto al movimento del bestiame attraverso i confini statali.
Il paziente del Texas è la seconda persona negli Stati Uniti a risultare positiva alla malattia. La prima persona a risultare positiva è stata un paziente in Colorado nell’aprile 2022 che ha avuto contatti con pollame infetto.
Il CDC ha affermato che il rischio di diffusione rimane basso, ma ha sottolineato che le persone con lavori o attività che potrebbero esporli a uccelli, bestiame o altri animali infetti corrono un rischio maggiore e dovrebbero prendere precauzioni.
Negli ultimi anni il virus è stato rilevato in centinaia di specie di mammiferi in tutto il mondo.
Nel 1997, furono segnalate infezioni umane da virus durante un’epidemia tra il pollame a Hong Kong.
Secondo l’OMS, l’esposizione al virus può portare a infezioni e malattie negli esseri umani, che vanno da lievi sintomi simil-influenzali o infiammazioni oculari a gravi malattie respiratorie acute e morte.
Con MAPPA
