Perché esploderà il prezzo del libretto di circolazione?

Perché esploderà il prezzo del libretto di circolazione?
Perché esploderà il prezzo del libretto di circolazione?
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Brutte notizie per gli automobilisti. Infine coloro che dovranno immatricolare il proprio veicolo nel 2025. Dovrebbero pagare di più rispetto agli anni precedenti per il libretto di circolazione. Pochi euro, legati all’inflazione? Non c’è modo ! Il governo e i parlamentari stanno attualmente valutando la possibilità di rimuovere il tetto all’imposta che lo compensa. La quota regionale, che si aggiunge a quelle del compenso per la consegna del documento, a quella sui veicoli inquinanti o anche a quella per lo sviluppo di azioni di formazione professionale nei trasporti.

Finora la famosa tassa regionale non dovrebbe superare i 60 euro per cavallo fiscale (CV). Ciò non è stato ottenuto da nessuna parte, con la Bretagna, il Centro-Val-de-Loire e la Borgogna-Franca Contea che si sono avvicinate solo con i loro 55 euro richiesti. In queste tre zone, immatricolare una piccola city car (4 CV) costa più di 200 euro, contro i 120 euro di Mayotte o della Martinica.

Piccola precisazione, questa somma è stata pagata principalmente dai possessori di auto con motore termico. Chi possiede un veicolo elettrico è esente mentre chi è passato all’ibrido è soggetto ad un’aliquota ridotta.

Con l’eventuale abolizione dell’imposta regionale i prezzi potrebbero aumentare sensibilmente. Di quanto? Non è stato ancora risolto nulla, ma Il parigino indica che questi 60 euro diventerebbero la soglia minima. E che non è stato ancora fissato alcun tetto. Nella legge finanziaria 2025 del governo Michel Barnier era previsto l’aumento da 60 a 65 euro del massimale. Da allora viene proposta la cifra di 80 euro!

Le regioni hanno già aumentato i prezzi

Nel frattempo le Regioni hanno già deciso gli aumenti. Dal 1° gennaio, la Normandia e il Centro-Valle della Loira sono aumentati a 60 euro per cavallo d’imposta, come sarà il caso dal 1° febbraio in Bretagna e nel Grand-Est. La regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra (Paca) si avvicina molto con i suoi 59 euro richiesti, rispetto ai 51,20 di prima. Anche la Corsica, che proponeva il prezzo più basso con 27 euro a cavallo d’imposta, è salita a 43 euro (+59%).

Tutti sono guidati da un potenziale guadagno in termini di entrate, in questo momento in cui lo Stato chiede loro di impegnarsi. Soprattutto perché il gettito di questa tassa tende a diminuire negli ultimi anni con l’esplosione delle vendite di auto elettriche. Si è passati da 2,3 miliardi nel 2019 a 2 miliardi nel 2023.

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Grazie all’aumento del prezzo dell’imposta, la Normandia stima di poter ottenere 36 milioni di euro supplementari nel 2025, ha indicato Virginie Carolo-Lutrot, vicepresidente della regione. Una somma che uscirà dalle tasche degli automobilisti.

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