Top 14 – Sébastien Piqueronies (Sezione Paloise): “Il nostro discorso è stato forte”

Top 14 – Sébastien Piqueronies (Sezione Paloise): “Il nostro discorso è stato forte”
Top 14 – Sébastien Piqueronies (Sezione Paloise): “Il nostro discorso è stato forte”
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Il Palois ha ribaltato completamente il corso di una partita iniziata molto male, contro lo Stade Français (30-16).

Non avevi paura del ritorno dei vecchi demoni questo sabato?

Sei tornato negli spogliatoi sotto 13 a 3… Sapevo che nei successivi quindici minuti avremmo avuto una bella sfida da affrontare. Quindi il nostro discorso è stato vigoroso, ma anche pieno di fiducia.

Ah bene?

Eravamo noi a perdere tutte le palle. Abbiamo dei beni nel loro accampamento, abbiamo conquistato il territorio abbastanza facilmente, ma non abbiamo conservato le munizioni. Quindi abbiamo chiesto regolamenti tecnici, passaggi più brevi, minor lavoro di contatto, un po’ più di pinneggiata. Quindi riusciremmo a mettere sotto pressione questa squadra. Ed è andata come previsto.

Come spieghi questo finale infuocato con quattro tentativi in ​​venticinque minuti?

Era una situazione di stallo, molto dura, molto robusta. Era destinato a causare usura, o addirittura rottura o caduta. Sono d’accordo, fino al 50 non sapevamo se saremmo stati la squadra che sarebbe crollata o quella che avrebbe dominato. Ma gli uomini della Sezione ci credevano fortemente, volevano essere i dominanti in questa guerra psicologica e fisica. Questa convinzione mi riempie di orgoglio.

I tuoi attaccanti sono stati più bravi e più ispirati nel secondo tempo?

No. I nostri tre quarti miglioravano velocemente gli spazi, ma quando proprio gli attaccanti della Sezione erano dominanti al limite dei ruck, nelle prime fasi, con una mischia stabile, un tocco che prende palla e avvia il gioco con un po’ di slancio. o un Beka Gorgadze che va avanti. Guarda, nel primo tempo ricordo che abbiamo provato passaggi molto lunghi, siamo stati catapultati e siamo caduti al contatto. Avevamo anche atteggiamenti molto alti. In queste condizioni nessun tre quarti del mondo può esprimersi.

Ti sei rassicurato sui tuoi punti deboli, individuati fin da inizio stagione?

Ovviamente siamo orgogliosi di aver intascato questa vittoria migliorata in casa. Ma in quattro giorni abbiamo ottenuto due volte testa e due volte croce. La Top 14 richiede coerenza. Riconosco che siamo volubili e, a volte, incoerenti. So che abbiamo una squadra capace di fare tanti punti, in quasi tutte le circostanze. Ma se vogliamo fare meglio, dobbiamo essere stabili, soprattutto nella conquista, ed essere molto più tenaci ed efficienti nella difesa. Questo è quello che ho frettolosamente chiamato “piano di difesa d’emergenza”. Un po’ ridicolo in effetti, perché non significava molto: la difesa deve essere correlata all’attacco e alle fasi di transizione. Grazie per non aver sollevato troppo l’argomento.

E adesso?

Sta a noi recuperare bene. Darò ai miei uomini due giorni liberi. Credo nella loro capacità di rigenerarsi attraverso il riposo. Poi lavoreremo due giorni fuori, a Hagetmau, per ottimizzare gli allenamenti. E spero che a Perpignan difenderemo valorosamente la nostra pelle. Sappiamo che sarà dura. Ma lasciatemi pensare ai miei uomini fino a mercoledì per poter lavorare in determinate condizioni e sperare di non risultare ridicolo come nelle ultime due trasferte.

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