“La disciplina è la chiave! Concediamo ancora solo nove rigori contro il LOU, sei contro lo Stade Français. E’ molto bello, molto molto bello”, si rallegra all’inizio della stagione Jean-Noël Spitzer, la cui squadra finora non ha subito alcuna sconfitta. L’RC Vannes è l’unica squadra nella Top 14 in questo caso. Coloro che hanno ricevuto un solo cartellino giallo, sinonimo di esclusione temporanea di dieci minuti, corrispondono ai pezzi grossi dell’élite: Stade Toulousain, Clermont, Bordeaux-Bègles, La Rochelle.
“È sia un desiderio da parte nostra che una condizione sine qua non per esistere in questa competizione”, spiega Karl Chateau, capitano sabato a Tolone. Per una squadra che nasce, giocare con 15 giocatori tutta la partita è importante. Se non altro per evitare di piantarsi una pallottola nel piede. Dimostra anche che non si soffre tanto perché quando si soffre si commettono errori nella conquista o nel gioco corto. Tutti si impegnano per avere un bell’aspetto e non commettere errori. »
Il 32enne terza fila, chissà dove porterà le sue quattro stagioni nelle Top 14 (una all’esordio con lo Stade Toulousain, poi altre tre con il Perpignan), misura la portata di questo aspetto. “Ci sono statistiche sull’argomento. Sopra gli 8 o 9 rigori stiamo già rischiando una potenziale vittoria. Anche la disciplina è un aspetto che lo staff sottolinea da anni. In Pro D2 volevamo essere la squadra più disciplinata. » Senza perdere di vista un’altra dimensione più aneddotica, a livello prettamente sportivo. “Per noi è importante anche a livello di immagine. »
“Un errore stupido a 50 metri, mi fa orrore”
Ma attenzione, avverte Jean-Noël Spitzer, “non vietiamo box nella squadra. È solo che devono essere presi con saggezza. Quando difendi la tua linea di porta, succede. Invece per un errore stupido ai 50 metri mi fa orrore perché dietro ci sono dieci minuti di sofferenza per la squadra! Pongo molta enfasi sulla disciplina e sulla maestria. Sono passati due anni da quando eravamo la squadra meno sanzionata in Pro D2. Siamo riconosciuti come una squadra intelligente, che conosce le regole, che sa controllare i nervi. Poi quando devi difendere la tua linea, se devi fare degli errori, li commetti. »
L’allenatore dell’RC Vannes rileva però che nelle prime tre partite, “per quanto siamo riusciti a farci superare dai caccia di fronte, non ho la sensazione che fossimo presi negli scontri, al ritmo di il gioco, forse perché paradossalmente il tempo di gioco effettivo è più breve in Top 14 che in Pro D2, non di molto ma di poco – circa un minuto. E le sequenze lunghe sono meno frequenti rispetto a Pro D2. Inoltre, non siamo abbandonati a livello fisico. Abbiamo finito bene le nostre partite, come allo Stade Français, o anche contro il LOU. »