Ovviamente nulla è andato come previsto. L'Eliseo lo aveva sognato, ci ha pensato il tempo. Questo sabato, 7 dicembre, il rischio di tempesta, il vento che ha cominciato a soffiare con violenza, la pioggia pungente, annunciata in serata, hanno costretto le autorità dello Stato e della Chiesa ad un ritiro strategico e concertato nella cattedrale per la cerimonia di riapertura di Notre-Dame de Paris, che tuttavia era stata così attentamente progettata.
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Se possiamo parlare di ritiro. Perché ecco il presidente portato a parlare non più in piazza ma in cattedrale. Certamente non dietro l’altare, né sul palco, ma comunque sotto la Vergine del pilastro, dove Paul Claudel ai vespri di Natale del 1886 riscoprì la fede – il nostro amante delle belle lettere e della spiritualità intellettuale, discepolo di Paul Ricoeur, non lo farà non riesce a ricordarlo nel suo discorso. Un presidente che arringa una folla piena di cacicchi della Repubblica e del clero e termina la sua omelia – come altro chiamarlo? – di “Lunga vita a Notre-Dame, lunga vita alla Repubblica, lunga vita alla Francia”. Questo era più di quanto i suoi consiglieri potessero sperare. Come un prete scherzoso rideva sottovoce: “Giove controlla gli elementi. »
L'allarme era stato dato il giorno prima. Con l'arrivo in Francia della tempesta Darragh. Alle 19 si fa azione: cambiamo tutto. La festa, che sarà trasmessa in diretta su France Télévisions, sabato sera, in piazza e nella cattedrale, è ripresa dettagliatamente il giorno prima e verrà trasmessa in differita. Tagliando un po' fuori i suoi artisti (Clara Luciani, Garou, Vianney, Pretty Yende, ecc.) dall'evento.
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Quanto alle celebrazioni vera e propria, per accogliere le 2.400 persone attese, vengono aggiunte delle sedie nelle navate, nei transetti e nelle navate laterali, secondo una geografia attentamente gerarchica: i capi di Stato in prima fila a destra, i leader francesi in la sinistra, poi i mecenati, i notabili, poi i compagni che hanno contribuito alla ricostruzione, i vigili del fuoco, circa 300 rappresentanti delle parrocchie della diocesi e la stampa. Gli ecclesiastici sono nel transetto sud, la signoria di Notre-Dame nel transetto nord.
“Abbiamo bisogno di 1,5 milioni di dollari”
Sabato alle 16:30 arrivano lentamente i primi ospiti attraverso il ponte di Arcole. Anche se “nessuna minaccia significativa è stata identificata », la prefettura ha predisposto per tutto il fine settimana un perimetro antiterrorismo che blocca completamente l'accesso all'Île de la Cité. Ci sono 6mila agenti di polizia, gendarmi e soldati da mobilitare. Sono stati annunciati una quarantina di capi di Stato e sulla riva sinistra della Senna erano attesi migliaia di spettatori.
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