Tappa: Çalhanoğlu (45e+3, PS)
Decisamente complicata da manovrare, questa Inter. Soprattutto quando, come l’Arsenal, rimaniamo in tre partite di campionato senza vittorie (comprese due sconfitte). Quindi, nonostante le intenzioni di gioco di Mikel Arteta, difficile riuscirci contro il campione italiano in carica che ha perso solo una volta da inizio stagione e che resta a quota quattro lenzuola pulite nelle sue ultime cinque partite in tutte le competizioni. Insomma, davvero complesso ottenere un risultato. E la realtà sul campo non contraddiceva la verità sulla carta Artiglieri aver perso contro giocatori più realisti di loro alla quarta giornata di Champions League. Con i margini più ristretti, certamente. Ma, mangiandosi l'avversario senza essere francamente avido di grandi occasioni e resistendo all'appetito inglese a fine serata, il secondo in Serie A (di nuovo) ha impressionato.
L'avvertimento di Dumfries, la sanzione di Çalhanoğlu
Una traversa esplosa in avvio, un gol segnato nel finale e una difesa efficace in mezzo: se dovessimo schematizzare il primo periodo dell'Inter, lo ridurremmo a queste tre categorie… per la gioia dei locali. Perché se la palla di cannone lanciata da Denzel Dumfries al secondo minuto finisce sul palo di David Raya e se l'Arsenal domina sterilmente il resto del tempo (possesso di palla a suo favore, sette colpi tentati…), è Hakan Çalhanoğlu a ha aperto le marcature con il primo tiro in porta dei suoi: sanzionando un fallo di mano dello sfortunato Mikel Merino in area di rigore a seguito di una deviazione del prezioso Mehdi Taremi (partita ai danni di Marcus Thuram), il turco ha trasformato il suo rigore per regalare alla sua squadra il vantaggio nel recupero.
Il quinto milanese, il Artiglieri tredicesimi
Di fronte, il Artiglieri lottano per apparire pericolosi. Il capitano Bukayo Saka, ad esempio, tenta la fortuna dopo mezz'ora, ma Yann Sommer non deve compiere alcuna impresa per magnetizzare la palla verso i suoi guanti. Quindi, come possiamo ribaltare la situazione o almeno pareggiare dalla parte degli ospiti? Sostituendo Merino con Gabriel Jesus nell'intervallo, ci prova Arteta in risposta. Scommessa fallita, nonostante le occasioni create e la sfera ancora in piedi: Dumfries, ancora una volta, salva sulla sua linea dopo un calcio d'angolo, mentre il suo portiere supera Kai Havertz. Niente da dire, l'Inter non ha rubato il successo né il quinto posto in classifica generale (a pari merito con lo Sporting Portugal, secondo, l'imponente Stade Brestois e il formidabile Monaco) di questa nuova veste di C1. Per l'Arsenal, invece, la fiducia va sempre più scemando… senza però che il tredicesimo posto sia una tragedia.
> Inter (3-5-2): Sommer – Bisseck, De Vrij, Pavard – Darmian, Zieliński (Mkhitaryan, 62e), Çalhanoğlu (Asllani, 71e), Frattesi (Barella, 62e), Dumfries – Taremi (Dimarco, 79e), Martinez (Thuram, 62e). Allenatore : Inzaghi
> Arsenale (4-3-3): Raya – Legname (Zinchenko, 82e), Gabriel, Lintasa, White – Trossard (Nwaneri, 82e), Merino (Gesù, 46e), Partey – Martinelli, Havertz (Ødegaard, 90e+3), Da. Allenatore : Arteta.
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