Ha iniziato guadagnandosi un posto in estate, nel pieno della preparazione del nuovo progetto, per completare e fornire alla rosa l'unico profilo che mancava, principalmente grinta e versatilità nei ruoli offensivi. I suoi primi minuti gli hanno fornito energia e mordente alla fine delle partite. Poi si è reinventato ala mancina, prima, e destra, poi. Ha dato il suo primo assist per superare il Leganés ed è stato il primo a scendere nel fango per superare la procedura contro un rivale della sesta divisione in Coppa. Lungo la strada, ha coperto la bocca di chi aspettava il minimo spiraglio per discutere che era lì per cognome. Ebbene, con il suo primo gol con la squadra del cuore, ha messo insieme tutto: ha lottato, ha guidato, ha definito e, soprattutto, ha festeggiato con la rabbia, il sentimento e la passione con cui un Simeone. Realizzare il sogno di quando era raccattapalle al Calderón, inoculato dal senso di appartenenza di suo padre. Giuliano è puro Atletico Madrid.
Vorrei che tutte le stelle fossero come Julian
Per i suoi successi, per quello che ha ancora da dare, per la sua giovinezza, per i suoi gol, per la sua qualità, per la sua buona gestione della palla… Sono molteplici gli argomenti per spiegare perché Julián Alvarez è e sarà uno dei grandi star mondiali del futuro. Ma quello che poche stelle hanno (Griezmann è uno di questi) è l'umiltà di lavorare per la squadra, di essere i primi nella pressione, di mordere in difesa… Cholista puro.
La 'nuova' Molina dà rendimenti
Ci ha provato in Coppa e lo ha dimostrato contro il Las Palmas. Nessuno avrebbe potuto immaginare che Molina potesse trasformarsi in difensore centrale destro. Ebbene, non solo giocherebbe senza crepe in difesa, ma si inventerebbe un passaggio per uscire dalla pressione e lasciare Giuliano in grado di correre verso il portiere e aprire il barattolo. Si unirà anche all'attacco interno in più di un'occasione, come fattore sorpresa. Tanto quanto la sua buona prestazione in una posizione senza precedenti per lui.
De Paul ha un conto pendente con il Metropolitano
Come se fosse un 'deja vu' e nell'ultima partita casalinga prima della sosta in cui sarà ancora una volta un pilastro dell'Argentina, De Paul ha un conto in sospeso. Dopo essere stato fotografato per la mancanza di intensità nei gol di Real e Betis, il bicchiere di pazienza di Metropolitano sembra pieno. Accolto con un fischio e arrabbiato per ogni sconfitta, il centrocampista avrà bisogno di qualcosa di più del suo talento e della sua visione di gioco, come dimostrato nel magnifico passaggio sulla linea del vantaggio per 2-0, per riconquistare i suoi tifosi.
Vitamina per Sorloth….e per Parigi
Avevo bisogno del gol come l'acqua di maggio. Il morale che gli avevano dato i due gol con i suoi e la doppietta contro il Leganés si è presto esaurito. E lo si notava nelle sue apparizioni, dando la sensazione di essere in contrasto con il pallone. Quindi il nuovo obiettivo, un killer totale, deve riportarlo alla vera versione di Sorloth. Anche l'Atlético ritrova le sensazioni prima della visita al PSG a Parigi: torna sulla via della vittoria, verso la porta inviolata. Benfica, Lille e Betis sono già partite.
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