Il Real Madrid consolida la sua posizione di squadra di calcio con i ricavi più alti al mondo, ampliando il divario con i suoi rivali più immediati. Lo dimostra l’ultima edizione del rapporto Lega di soldi di calcioelaborato da Deloitte, che tiene conto delle entrate ordinarie generate dalle squadre nella stagione 2023-2024, conclusasi il 30 giugno dello scorso anno.
Secondo esso, il Real Madrid ha raggiunto la cifra di 1.045,5 milioni di euro, un record per l’entità bianca, che diventa il primo club a superare la barriera dei 1.000 milioni di euro. Tra i primi 5, è anche quello che ha incrementato di più il proprio fatturato la scorsa stagione, con un incremento del 26%. Deloitte spiega questo con diversi fattori. Innanzitutto, il completamento praticamente completo dei lavori dello stadio Santiago Bernabéu, che hanno permesso di aumentare gli introiti per giornata di partita. In questa sezione rientrano i biglietti, gli abbonamenti e tutto il business generato dallo stadio, che ha raggiunto i 248 milioni di euro, il doppio rispetto all’anno precedente. In crescita a doppia cifra anche i ricavi commerciali, del 19% per un totale di 482 milioni, “spinti da un maggior volume di merchandising e da nuove sponsorizzazioni”. Tra questi quello siglato con la società tecnologica HP, valutata 70 milioni l’anno per esporre il proprio logo sulla manica delle magliette.
Un’accelerazione che gli permette di prendere le distanze dalle due immediate inseguitrici, Manchester City e PSG. Entrambi hanno aumentato di poco i loro introiti nella scorsa stagione: 1,4% per il club inglese, e 0,5% per quello francese, allontanandosi di oltre 200 milioni dalla squadra di Madrid, la distanza più grande mai vista in questo rapporto. Non hanno avuto grandi crescite neanche il Manchester United, quarto con 770,6 milioni, e il Bayern Monaco, quinto con 765,4: rispettivamente del 3,3% e del 2,9%. Quello che esce dalla top 5 è il FC Barcelona, con un calo degli introiti del 5%, a 760,3 milioni. “Questa diminuzione è dovuta al calo di 63 milioni di euro di entrate per giornata di partita, dovuto alla necessità di giocare nello Stadio Olimpico Lluís Companys”, spiega il consulente. I lavori che il club del Barça sta portando avanti al Camp Nou hanno costretto al trasferimento, che sembra essere mantenuto per gran parte della stagione in corso.
Quattro club inglesi completano le prime 10 posizioni della classifica. L’Arsenal è risalito di tre posizioni fino al settimo posto, con un incremento dei ricavi del 34,5%, che hanno raggiunto i 716,5 milioni, risultando la squadra che è cresciuta di più nell’intera classifica. Qualcosa che gli ha permesso di superare il Liverpool, ottavo con 715 milioni, seguito da Tottenham (615 milioni) e Chelsea (545,5 milioni).
Atlético, in crescita
Da parte sua, l’Atlético de Madrid raggiunge la sua migliore posizione da quando è entrato in classifica, salendo al 12° posto. È, insieme all’Arsenal, quello che scala più posti, tre. I suoi ricavi hanno sfiorato i 410 milioni, un record per la società dello stadio Metropolitan, che ha appena siglato un’importante sponsorizzazione con la Red Bull, e che negli ultimi mesi ha ampliato il suo rapporto con la compagnia aerea saudita Riyahd Air come main sponsor.
In totale, i 20 team della classifica Deloitte hanno fatturato 11,2 miliardi di euro nella stagione 2023/2024, il 6% in più rispetto all’anno precedente. Il ricavo per giorno di partita è stato la voce con l’aumento maggiore, 11%, “grazie all’aumento della capacità dello stadio, ai prezzi generati dai biglietti e alle offerte premium per i giorni di partita”, spiega la società di consulenza. Questi rappresentano il 18% del reddito totale.
Gli accordi commerciali sono migliorati del 10%, arrivando a 4,9 miliardi, rappresentando il 44% del totale. D’altro canto, i ricavi audiovisivi hanno registrato una stagnazione, attestandosi a 4,3 miliardi, “poiché ciascuno dei cinque maggiori campionati europei era soggetto agli stessi contratti di trasmissione televisiva della stagione precedente o a contratti a lungo termine relativamente stabili che dureranno fino a quando, a almeno, 2027″.