La Turchia osserva mercoledì il lutto nazionale dopo l’incendio in un albergo di montagna che ha causato la morte di almeno 76 persone nella stazione sciistica di Kartalkaya, nel centro del Paese.
Il giorno dopo la tragedia, venti pazienti erano ancora ricoverati all’ospedale di Bolu, capoluogo di provincia situato a 35 km dalla stazione, di cui uno in gravi condizioni.
Secondo la direzione sanitaria provinciale, l’ospedale ha ricevuto un totale di trenta pazienti, dieci dei quali sono stati dimessi.
Mercoledì sono riprese le ricerche per individuare eventuali vittime nell’hotel dalla facciata annerita, secondo la stampa turca.
Durante questo periodo di vacanze scolastiche in Turchia, intere famiglie che alloggiavano in questa struttura di lusso, situata a due ore da Ankara e a meno di quattro da Istanbul, sono state decimate.
Vengono così annunciati i primi funerali di un neurologo e della moglie, professoressa, morti con i loro tre figli, tra cui gemelli.
Il presidente Recep Tayyip Erdogan, che ha dichiarato questa giornata di lutto nazionale, è annunciato mercoledì a Bolu per i funerali di sette membri della stessa famiglia vicina ad un funzionario locale del suo partito, l’AKP.
Nove persone, tra cui il direttore dell’hotel Grand Kartal, sono state arrestate martedì nell’ambito dell’indagine avviata dal Ministero della Giustizia, che ha assegnato sei pubblici ministeri.
– “Negligenza” –
I sopravvissuti e la stampa turca denunciano “negligenza” nei sistemi di allarme e antincendio.
La direzione dell’hotel Grand Kartal ha presentato il suo cordoglio ed espresso “il suo dolore” in un comunicato diffuso nella notte, assicurando “di collaborare con le autorità per far luce su questo incidente”.
Questa struttura di lusso (diverse centinaia di euro a notte) era praticamente piena durante le vacanze scolastiche invernali in Turchia, con 238 ospiti registrati.
Secondo il Ministero del Turismo, l’hotel era stato “verificato” dai vigili del fuoco nel 2021 e nel 2024. Ma ministero e comune si scambiano reciprocamente la responsabilità delle certificazioni di rispetto delle norme di sicurezza.
“Non è stato l’incendio, ma la negligenza a causare la morte” dei vacanzieri, ha scritto mercoledì il principale quotidiano filogovernativo Hürriyet.
L’edificio di dodici piani, con vista panoramica sulle montagne, si trova in prossimità di un ripido pendio, che ha complicato l’intervento dei vigili del fuoco.
La causa dell’incidente non è stata determinata.
Secondo le prime informazioni, l’incendio è scoppiato nel cuore della notte in uno dei ristoranti, situato al quarto piano, per poi diffondersi rapidamente al resto dell’edificio, forse favorito dal rivestimento esterno in legno.