Il 24 giugno 2001 era lì, solo, insieme alla sua squadra, acclamato dal pubblico al Camp Nou. Dopo diciassette anni al Barcellona, dove ha giocato 379 partite, Pep Guardiola ha salutato la sua società (da giocatore) per passare al Brescia, poi all’AS Roma. Nel cerchio centrale, il bambino del posto fatica a trattenere le lacrime. Uno dei suoi compagni di squadra si precipita allora verso di lui per portarlo in trionfo: Luis Enrique. Davanti alle telecamere di tutto il mondo si scambiano qualche parola e si baciano calorosamente. L’espressione di una sincera amicizia tra il catalano e l’asturiano, che giocano insieme da cinque anni con i blaugrana.
Ventiquattro anni dopo, i due uomini si troveranno faccia a faccia, questa volta con i loro cappelli da allenatore, in una partita cruciale tra le rispettive squadre: il Paris Saint-Germain (PSG) di Luis Enrique ospita il Manchester City di Pep Guardiola, mercoledì 22 gennaio alle 21, per la settima e penultima giornata della prima fase di Champions League. Una scadenza cruciale per il PSG, al momento praticamente eliminato (25e su 32), ma anche per il City (22e), prima dell’ultimo giorno, il 29 gennaio, quando il club della capitale si recherà a Stoccarda (Germania).
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