Il sindaco di Lione abbandona il social network X di Elon Musk e la sua “legge del più forte”

Il sindaco di Lione abbandona il social network X di Elon Musk e la sua “legge del più forte”
Il sindaco di Lione abbandona il social network X di Elon Musk e la sua “legge del più forte”
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Il sindaco ambientalista di Lione denuncia sul social network X “violenze quotidiane, appelli impuniti all’odio e intelligenza artificiale diffamatoria”.

Il sindaco ambientalista di Lione Grégory Doucet ha annunciato lunedì, giorno dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, la sua partenza dal social network di Elon Musk “spinto a indebolire le nostre democrazie”. Dopo il municipio di Parigi, le regioni della Bretagna o del Grand Est e decine di eletti o associazioni, il sindaco della terza città francese lancia “arrivederci x” in un messaggio diffuso su altri social network, tra cui Facebook e Instagram, del gruppo americano Meta di Mark Zuckerberg.

“Da quando Elon Musk ha acquistato la piattaforma nel 2022, è ovvio che le regole sono cambiate”spiega l’assessore per chi “ormai è la legge del più forte che governa” la rete sociale. “Le comunità più accanite regnano sovrane, favorite da un algoritmo arbitrario e disinibito”aggiunge denunciando Grégory Doucet “Violenza quotidiana, appelli impuniti all’odio e intelligenza artificiale diffamatoria”.

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“Questo cambiamento di opinione da parte del capo di Meta non promette nulla di buono”

Il sindaco di Lione, di cui è il conto “ora inattivo” Di più “non cancellato” per impedirgli di poterlo fare “essere utilizzato a tua insaputa”, “non è a conoscenza di nulla della recente fedeltà di Marco Zuckerberg al metodo Trump-Musk”. “Questo cambiamento di opinione da parte del capo di Meta non è di buon auspicio per le piattaforme che sono Instagram o Facebook”conclude l’eletto, che chiude anche il conto X della Città di Lione “ad eccezione della comunicazione pubblica generale delle crisi”.

Istituzioni, ministeri, città, media, personaggi pubblici… Nelle ultime settimane si sono moltiplicati in tutto il mondo gli annunci di uscite dal social network per motivi simili. In Francia, è soprattutto il caso dell’Istituto Pasteur, della Lega per i diritti dell’uomo, di Emmaüs, ma anche dei municipi di Strasburgo e Bordeaux.

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