Emmanuel Macron ha proposto il nome dell’attuale direttore finanziario del Gruppo ADP per sostituire Augustin de Romanet. Una scelta che dovrà essere validata dal Parlamento.
Il presidente Emmanuel Macron desidera nominare l’attuale direttore finanziario del Gruppo ADP, Philippe Pascal, alla carica di amministratore delegato, in sostituzione di Augustin de Romanet, ha annunciato lunedì l’Eliseo.
L’Assemblea nazionale e il Senato dovranno convalidare la sua candidatura alla guida degli aeroporti parigini di Charles-de-Gaulle, Orly e Le Bourget, di proprietà dello Stato al 50,6%.
Questa scelta era anticipata: il sito d’inchiesta economica L’Informé aveva già affermato, all’inizio di gennaio, che era stato raggiunto un accordo tra l’Eliseo e Matignon sul nome di Philippe Pascal. Altri due candidati si sarebbero fatti avanti, secondo il sito: l’ex direttore finanziario di Veolia Claude Laruelle e il direttore generale di TechnicAtome Loïc Rocard.
Philippe Pascal, 53 anni, è un alto funzionario specializzato in fiscalità, dopo aver scalato i gradi della direzione dell’aeroporto di Parigi per 12 anni. Ricopre la carica attuale dal 2016, insieme ad Augustin de Romanet e all’ex direttore generale Edward Arkwright, diventato direttore generale dell’impresa immobiliare Altarea all’inizio di gennaio.
26 strutture aeroportuali
Lo scorso marzo, il governo aveva annunciato che Augustin de Romanet, che si era detto “disponibile” per un nuovo mandato, sarebbe stato mantenuto nel suo incarico fino ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi, ma non rinnovato oltre. Augustin de Romanet, 63 anni, ha poi accettato di prolungare il proprio interim di “alcuni giorni” all’inizio del 2025 fino a quando non verrà trovato un successore, secondo una fonte vicina all’azienda con 28.000 dipendenti e 336 milioni di passeggeri accolti nel 2023.
Philippe Pascal sarà ascoltato da entrambi i rami del Parlamento. La sua nomina dovrà essere infine approvata dal Consiglio dei ministri. ADP, dopo essere stato a lungo il beniamino del mercato azionario grazie alla sua altissima redditività, ha subito un duro colpo con lo scoppio del Covid-19 nel 2020, tornando in utile solo nel 2022 dopo due anni di perdite che lo hanno lasciato indebitato.
Menzionata nel 2019, la privatizzazione non è stata all’ordine del giorno dopo questa crisi. Il prezzo delle azioni ADP non si è ripreso dalla pandemia, attualmente scambiato a circa 110 euro rispetto ai 175 di inizio 2020, mentre il settore aereo deve far fronte a significativi investimenti di decarbonizzazione. Sotto MM. Graff poi Romanet, ADP ha sviluppato partecipazioni e concessioni all’estero, gestendo oggi direttamente o indirettamente 26 installazioni aeroportuali, in particolare in Turchia e India, due mercati dinamici.
