Non esiste un’età per trovare un livello che pensavamo fosse sepolto un po’ troppo lontano. A 38 anni, Gaël Monfils continua a stupire tutti agli Australian Open. Il francese ha espulso Taylor Fritz, 4° giocatore al mondo, questo sabato al 3° turno (3-6, 7-5, 7-6, 6-4). Qui si qualifica agli ottavi di finale, con l’aggiunta del sorteggio aperto.
Felice ma non euforico
“È una vittoria molto bella. Penso di aver giocato bene, sono riuscito ad essere tatticamente stabile, in quello che volevo fare durante tutta la partita. Sono contento di come ho giocato”, ha reagito Monf in conferenza stampa. Felice ma non euforico, assapora semplicemente il momento di poter ancora, alla sua età avanzata, padroneggiare in questo modo incontri in tre set vincenti.
“In alcune occasioni sono stato coraggioso, ero felice di ottenere le mie battute, di essere un po’ più violento nel tie-break del terzo set. Sono felice di aver disputato una grande partita, ha continuato. Mi sono trovato bene, ho bloccato bene come volevo, non ho esagerato, sono riuscito a portarlo dove volevo. Sono felice. »
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Vincitore del torneo di Aukland prima di approdare a Melbourne, Monfils vive un periodo florido… e inaspettato. Per contestualizzare l’impresa di aver eliminato l’americano, bisogna ricordare che non batteva una top 5 del mondo in uno Slam dai tempi di David Ferrer, al Roland-Garros, quasi 17 anni fa. Dare le vertigini.
“Non sapevo nemmeno questa statistica”, ha confidato il francese quando un giornalista glielo ha detto. Non guardo le statistiche. Sono semplicemente felice di aver vinto. In campo, che tu giochi al 4°, al 10° o al 100° posto nel mondo, è sempre una battaglia. »
Per il resto, ottavi non impraticabili contro un altro americano, Ben Shelton (20esimo al mondo), che ha eliminato Lorenzo Musetti. “Ancora una volta non sarò il favorito”, ha commentato Monfils. Il che non impedisce l’ambizione. Per quanto riguarda il sogno nel profondo della sua mente di giocare una finale del Grande Slam e di vincerla, ovviamente non siamo ancora arrivati a quel punto.
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” Guadagnare ? No. Ad essere sincero, vincere il torneo non è nemmeno un sogno. Il mio sogno è essere vecchio, in buona forma, con tanti bambini, rispose sorridendo. Il tennis è bello, ma il mio sogno è altrove. » Parole piene di saggezza, e che hanno trovato eco subito dopo la sua partita, quando è andato in tribuna per sostenere la moglie, Elina Svitolina, contraria all’italiana Paolini. Ha anche vinto. I due innamorati insieme nella seconda settimana, non è bella la vita?